Heaven If «Intro Spectral» [2010]

Heaven If «Intro Spectral» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Rexryu »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
692

 

Band:
Heaven If
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Titolo:
Intro Spectral

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Luca di Mauro - Basso
Fabiano Molinaro - Chitarra
Andrew Deguard - Voce
Glenn Ross - Chitarra
Ugo Lucchese - Batteria

 

Genere:

 

Durata:
54' 51"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Heaven If debuttano con il loro cd nuovo di zecca dal titolo “Intro-Spectral”. La band sfoggia un sano progressive metal, con cambi di ritmo, riff solidi e pesanti che accostano velocità e tecnica, ritmi serrati e ritmi lenti che creano un’atmosfera prog in tutto e per tutto!! Batteria, basso e chitarre si incontrano alla perfezione con una tecnica di livello veramente alto, gli assoli di chitarra, oltre ad essere super veloci e tecnici, come la storia del prog metal insegna, riescono anche a suscitare emozioni, creando dei momenti introspettivi. Il cantante ha una voce che si presta alla perfezione con il genere, anche se alle volte ci sono molti richiami e cadenze in stile James Labrie dei Dream Theater . La tracklist del cd è composta sia da canzoni grintose e ritmate, sia da canzoni melodiche, cariche di espressività. “Liquid Circles”, “Points Of View”, “The Reawakening”, “Passage” possiedono una grande carica a livello stilistico e tecnico, canzoni che partono subito a razzo, con cambi continui. “Points Of View” , ad esempio, ha un intermezzo carico di pathos da far venire i brividi. “Instru-mental” è l’unica traccia strumentale dell’album, che non ci comunica molto e rimane lì in un angolo, molti cambi di ritmo e molta tecnica, ma niente di nuovo. “The Neverending Journey” parte con bacchettate veloci sul ride, chitarra effettata e arpeggio, per poi sfociare dopo pochi secondi nel vivo della canzone: riff duri, batteria particolareggiata con svariati cambi e slappate di basso, il tutto in una melodia davvero ben costruita. “Behind The Lies” parte davvero bene con un riff melodico e travolgente, per poi “incattivirsi” verso la “zona assolo”. Il lavoro di questi ragazzi nel complesso è davvero buono, qualche tocco di originalità qua e là che a volte però non rimane costante per tutto il lavoro e tecnica da maestri.

Track by Track
  1. Liquid Circles 80
  2. Points Of View 85
  3. Cassilda's Song 75
  4. Passage 75
  5. Behind The Lies S.V.
  6. The Neverending Journey 85
  7. Insomnia 85
  8. Instru-Mental 70
  9. The Reawakening 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 95
Giudizio Finale
82

 

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