Khephra «Resurrection» [2010]
Khephra
Titolo:
Resurrection
Nazione:
Italia
Formazione:
Andras - Vocals
Arioch - Guitar, Bass
Draughar - Drums
Alstor - Guitar
Genere:
Durata:
34' 54"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Eccellente cd di debutto per I varesini Khephra, che in circa 35 minuti di musica ci regalano 8 perle di un Black Metal spesso veloce, violento e con uno stile personale, frutto evidente degli anni di attività di questa band, che sta in giro sin dal 1994! Il risultato è una band che non teme confronti, che sa pestare sia quando va veloce, come nelle prime canzoni che stanno molto su una scia a metà tra Besatt e Armagedda, sia quando, come in “Spirits of the black forest”, la band si lascia andare ad uno stile più tipicamente norvegese, salvo poi sapersi reindirizzare in una parte centrale più lenta dove qualche influenza death esce allo scoperto, sia quando la band si butta su partiture più thrash che affiorano nelle ultime due canzoni.
E tutto questo viene eseguito con una ostinazione che probabilmente manifesta un margine di miglioramento dei Khephra in quanto a eterogeneità delle canzoni e di efficacia sui tempi medi (visto che i brani, pur non assomigliandosi, sono comunque un po’ omogenei), ma che costituisce comunque anche così un motivo d’interesse per questo gruppo, vista una attitudine senza compromessi che alla fine colpisce in positivo. Spicca inoltre un sapiente utilizzo della chitarra solista, che quando interviene riesce a dare una marcia in più fondamentale ai brani, come nell’ottimo (e malatissimo) assolo finale della iniziale “Black Shadow”, putrida e marcia ai livelli degli altrettanto eccellenti Mourning Soul, o anche nella magnifica seconda parte di “Resurrection”, che non mancherà di mietere vittime in sede live. Ci sono anche momenti dove la band trova una compattezza sonora fenomenale, come nella penultima “Obscurity”, dove il feeling di disagio e di oppressione, unito ad un andamento thrash paragonabile ai primi Necrodeath, contribuisce a rendere il titolo di quella canzone un vero e proprio marchio di garanzia. Il risultato non starebbe affatto male sull’ottimo (e mai troppo osannato) “Fear Tension Cold” dei torinesi Lilyum.
Che dire: alzo bandiera bianca! Con delle bands di questa qualità c’è poco da fare: non posso che consigliare questo disco agli amanti del black metal old school. Il mio consiglio è quello di andare a ordinare questo, e consumatelo tutti.
Track by Track
- Black Shadow 85
- My Black World 80
- Spirits of Black Forest 80
- Resurrection 85
- Sword of Fire 85
- The Silence 65
- Obscurity 80
- Eternal Fire 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
78Recensione di Snarl pubblicata il --. Articolo letto 2974 volte.
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