Insania.undici «L'Ostato Larvale» [2010]

Insania.undici ĞL'ostato Larvaleğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Rexryu »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
622

 

Band:
Insania.undici
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Titolo:
L'Ostato Larvale

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Samaang: Vocals;
7 String Guitar;
5 String Bass;
Synth;
Midi Drums

 

Genere:

 

Durata:
39' 35"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Samaang ci presenta il suo progetto “insania.undici” titolato: “L’Ostato Larvale”. Samaang, esecutore di voce, chitarra, basso, synth e midi drums, ci accompagna nei suoi diari, che ci racconta attraverso questo concept album. Innanzitutto bisogna subito parlare dell’artwork e di come si presenta questo promo cd: non è come i soliti cd che ci capitano sotto mano, ma è tipo un libretto, in cui è “custodito” il cd, costituito da disegni, spiegazioni filosofiche e fisiche per farci capire il “multi-verso”, le “famiglie timbriche e tonali”, la spiegazione dell’”altro-verso” e la “genesi dei figli di Adam”. Concetti non molto semplici da digerire per il profano. In più in questo booklet possiamo trovare anche i testi delle canzoni dello stesso Samaang. Il cd si apre con “Gehenna (Il Sogno del Duale)”: drum machine a manetta, senza pietà, Samaang ci allieta con una voce gracchiante, davvero inquietante, accompagnata da riff di chitarra serrati e da tastiere. La canzone non è mal strutturata, forse risulta un po’ ripetitiva e troppo lunga, difficile da mandare giù. La traccia si conclude con una voce lamentosa di Samaang che crea un atmosfera ancora più inquietante. La seconda traccia “Ba_ahl_ahz_baab (Il Signore delle Mosche)” comincia lenta per poi aumentare vertiginosamente. Come nella prima canzone, più che cantare, Samaang, è come se fosse più che altro un narratore. Riff incessanti si susseguono in uno stile mescolato tra il black e il death. In “Nero Ghiaccio” sembra di sentire un attacco alla Slipknot, qui la drum machine aumenta. Cambi di ritmo e velocità sono le parole chiavi di questa traccia. Purtroppo la voce di Samaang rimane troppo statica in questo cd, in modo da perdere originalità e da perdere colpi andando verso la fine. Stesso discorso per le ultime due tracce: “Armageddon (La Via del Palmo)” e “Il Santo Assassino (La Via del Giusto)”. Per concludere, Samaang ha davvero una voce da far venire i brividi peccato che in questo progetto più che cantare, parli, l’effetto voluto magari viene ottenuto, ma ci sarebbe anche piaciuto sentire cantare lo stesso Samaang!! I punti di forza dell’album sono le atmosfere cupe che riesce a creare e l’ottimo art work davvero degno di nota.

Track by Track
  1. Gehenna (Il Sogno del Duale) 65
  2. Ba_ahl_ahz_baab (Il Signore delle Mosche) 60
  3. Nero Ghiaccio (Il Seme dell'Odio) 55
  4. Armageddon (La Via del Palmo) 50
  5. Il Santo Assassino (La Via del Giusto) - Bonus Track 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 100
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
65

 

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