Human Void «Era Zero» [2010]

Human Void ĢEra Zeroģ | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
803

 

Band:
Human Void
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Titolo:
Era Zero

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alex.x6x - Guitars, Synths, Electronics, Programming
Gabry.x6x - Vocals, Additional Electronics
Jj.x6x - Guitars
Ape.x6x - Bass

 

Genere:

 

Durata:
42' 12"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Human Void giungono dal Nord Italia e questo “Era Zero” rappresenta il loro primo ingresso nella sfera dei full-lenght. Prima di questo c’era una demo chiamata semplicemente “Promo 2009” recensita anche nelle principali riviste specializzate. Qualcosa avevo già letto e avevo ascoltato anche sul loro Myspace un po’ di materiale, ancora da rimettere a posto. Devo dire che di interessante c’era molto e non solo io avevo percepito il fatto che la band fosse qualitativamente buona, tant’è che nelle recensioni effettuate da altri avevo letto ottimi voto e ottime parole, tutte incentrate sul fatto che gli HV sapessero suonare per bene e proponessero della buona musica.
Dopo aver ascoltato "Era Zero" non posso che trovarmi d’accordo con il pensiero comune che ho avuto modo di leggere tempo addietro; è un buon disco sì, fatto di musica elettronica mescolata in modo sufficientemente idoneo al genere proposto: un discreto thrash/death con elementi black e inserti chiaramente industrial. Tra samples e loop campionati qua e là, l’utilizzo rigoroso della drum-machine come strumento che si occupa del ritmo potrebbe far storcere il muso, se si pensasse anche solo per un attimo ai generi così “metallari” di cui sopra, ma vi garantisco che le atmosfere così elettroniche, decadenti ed estremamente macchinose non smontano nemmeno per un attimo le loro attitudini a “schitarrare” continuamente mediante riff martellanti e overpicking selvaggi. Le voci sono buone e attinenti al contesto, uguale posso affermare dei frequenti richiami al mondo thrash Metal (di quello più becero, più old-school). Per rendere meglio l’idea, immaginatevi Slayer o Kreator in una veste puramente Fear Factory restando minimamente ancorati al loro genere. Solo una pecca a mio parere: la qualità audio dei ritmi (alcuni dei quali, a volte, richiamanti all’appello anche dei poderosi blast beat) più scadente rispetto a tutto il resto degli strumenti. Ignoro se la cosa sia voluta o meno: se è voluta, di certo genera atmosfere sporche e vissute, e non è certo cosa malvagia in fondo ma se la questione non stesse così allora mi troverei costretto a suggerire una produzione migliore per la prossima volta.
Intanto posso certamente dire di essermi trovato di fronte ad un disco di interessante concezione ma la band può fare ancora di meglio a mio avviso.

Track by Track
  1. Extinction 60
  2. Coronal Mass Ejection 65
  3. Self Human Combustion 70
  4. Critical Mind 60
  5. Acid Rain 70
  6. Tunguska 65
  7. Human Void 75
  8. Poison Butterfly 75
  9. Metamorphosis 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

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