Crepuscolo «Izzatso?» [2010]

Crepuscolo «Izzatso?» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Shylock »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1749

 

Band:
Crepuscolo
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Titolo:
Izzatso?

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Gabriele Cimorisi - Growls
Vun Speranza Perticarini - Guitars
Franz Minnozzi - Bass, Backing Vocals
Nick Domenella - Drums

 

Genere:

 

Durata:
32' 19"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Oggi ascoltiamo i Crepuscolo, band nata nel lontano 1995 e arrivati ora a sfornare il loro primo lavoro "Izzatso?". Veniamo ora alle tracce: la prima, intitolata "Cruel Reality" si apre subito con un classico e semplice riff death, durante la strofa basso e batteria tengono il ritmo e vi sono incursioni di tastiere, il growl non è dei migliori, i riff sono abbastanza semplici così come i bridge, ma non peccano di certo di una certa efficacia. Interessante invece è quello che potremmo definire la variazione del brano, intriso di melodie (molto primi In Flames) e da numerosi intrecci di voce e cori, apprezzabili per la scelta dei vari incroci, ma forse un po' meno per quanto riguarda la pura tecnica di canto, il brano poi sale lentamente di intensità per ritornare al riff iniziale e chiudersi con un altro riff, i suoni risultano un po' “impastati”, ma questo è da imputare a una produzione lacunosa. Passiamo così al secondo brano, la titletrak del cd, "Izzatso?". L'inizio è presentato da alcuni rintocchi di campana che danno inizio al brano vero e proprio: un arpeggio ci accompagna assieme a un cantato che sembra molto fare il verso ad Anders Fridén, quella voce di gola pulita un po' sofferta, fino a portarci a una breve incursione con chitarre distorte per poi tornare subito con un registro più tranquillo, particolare e di non semplice comprensione appare invece il piccolo bridge che ci porta poi all'assolo, forse un po' confusionario, per poi proseguire con riff presi dalla scuola del più antico death melodico di Gothenburg, con un growl/scream che ricorda un po' lo stile black e una batteria che sui tempi tirati sembra peccare un po' di precisione, ma, passato questo momento del brano per sfociare in un altro riff più tranquillo, i musicisti riprendono il controllo della situazione sembrano padroneggiare meglio il brano, in chiusura viene riproposto nuovamente l'arpeggio di apertura, le idee in questo brano ci sono, l'unica cosa che mi permetto di consigliare e una migliore amalgama dei vari “pezzi”. Passiamo così al terzo brano: "Ride Your Life". Qui torniamo nuovamente al death classico con qualche contaminazione di rock'n'roll (ricordate "Swansong" dei Carcass?), apprezzabile, riff semplici e potenti, qui è anche azzeccato il growl e lo scream, laceranti e cupi, il brano cambia totalmente registro verso la metà, introducendo dei nuovi riff che presentano un buon groove e più veloci, intramezzati da qualche semplice fraseggio, apprezzabile il solo finale, breve e di effetto. Eccoci al quarto brano: "Psycho Obsession". Ci introduce un breve arpeggio a presentazione di un bel riff melodico (peccato per la produzione) per poi buttarsi nella strofa, anche qui detta la semplicità e la potenza, buono anche il cantato, da migliorare però la tecnica, come solito il brano si trasforma all'incirca alla metà alternando variazioni interessanti, intrecci di voce e melodie. Il quinto brano, "Crepuscolo's Lullaby", dove si alternano influenze di death'n'roll e death melodico, interessante lo stacco, ma forse non ben collegato. Ultimo brano è "No Reason". Il pezzo nel suo complesso è veloce, ed è proprio questa velocità che lo fa esser poco digeribile, imprecisioni ci sono (sia da parte del batterista che del cantante), accentuate ancor di più dalla produzione che non è delle migliori, si riprendono bene nei riff più death'n'roll, stimolante la variazione contenuta, con inserti di tastiere, melodico e cupo, pieno di melodie, peccato per il non perfetto riaggancio al brano.
In conclusione mi sento di dire a questi ragazzi che di idee valide ne hanno, si sentono, per essere il primo lavoro è valido, magari lavorare sugli incastri dei vari pezzi, trovare soluzioni più convincenti e fluide e migliorare il cantato. Attenderò il secondo lavoro sperando in loro miglioramenti e augurandogli di ottenere i mezzi necessari per una buona produzione.

Track by Track
  1. Cruel Reality 65
  2. Izzatso? 50
  3. Ride Your Life 65
  4. Psycho Obsession 60
  5. Crepuscolo's Lullaby 60
  6. No Reason 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 55
Giudizio Finale
59

 

Recensione di Shylock pubblicata il --. Articolo letto 1749 volte.

 

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