Slaves Of Fire «Fire In The Hole» [2010]

Slaves Of Fire «Fire In The Hole» | MetalWave.it Recensioni Autore:
fabio HC »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
707

 

Band:
Slaves Of Fire
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Titolo:
Fire In The Hole

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Dylan Grave - Voce, Batteria
Babo - Basso
Martin D.the Tractor - Chitarra
Paul - Chitarra

 

Genere:

 

Durata:
27' 17"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

E' un ottimo demo quello presentato dagli amici di Cremona! Gli Slaves of Fire vogliono far ricalcare col loro suono, l'heavy/thrash metal propriamente anni '80, con molti fronzoli ma sicuramente con passione e stile. Il problema della band è stato certamente la line-up; infatti il cantante sembra essere anche il batterista del gruppo (questo da quanto si legge nella loro biografia). Ma nonostante questi vari problemi, il gruppo parte in quarta col primo dei sei brani (sì lo so, sembra essere più un Ep che un demo), il quale sfodera l'arma micidiale del thrash metal scuola Metallica, quella che non deludeva mai. La prestazione vocale del cantante è buona, arricchita dagli urli vero stile old school, e la batteria fa sentire la sua prepotenza nella registrazione. Si passa a "Pineapple Nightmare", dal suono più Accept ai tempi di "Balls To The Wall", ma il gruppo in questione si dimostra essere all'altezza senza andare a scopiazzare in continuazione dai tedeschi. Suono allegro e rock 'n rolleggiante inoltre predominano questo pezzo. Con "Slaves of Fire" si prendono quelle sonorità un po' perse direi, molto stanchevoli con quelle specie di cori Iron Maiden...bah. Con la title-track si torna finalmente alla sonorità inizialmente presa, arrivando così al miglior pezzo, "The Tractor"; registrazione praticamente identica ai grandi Celtic Frost, e sonorità molto simili accompagnano tutti i tre minuti di canzone. Buona prestazione con qualche solo e urla strane usate come additivo letale.
Devo ammettere che i cremonesi hanno dato buona prova di loro stessi, senza cadere in banalità. Come è anche pur vero che il disco può sembrare un tributo ai mostri sacri del metal.

Track by Track
  1. Trade Of Sin 70
  2. Pineapple Nightmare 70
  3. Slaves Of Fire 60
  4. Fire In the Hole 65
  5. The Tractor 80
  6. Barracuda 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
69

 

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