Members Of God «Ten Talking Words» [2011]

Members Of God «Ten Talking Words» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Members Of God

Titolo:
Ten Talking Words

Nazione:
Italia

Formazione:
Jesus Of Nazareth - Vocals, Acoustic Guitars
Uriel From Fire - Lead Guitars, Backing Vocals
Jahn From Wind - Bass, Backing Vocals
Rob From Water - Keyboards, Synths
Ruel From Earth - Drums, Percussions

Genere:

Durata:
58' 43"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

I Members Of God sono una band alquanto singolare. Raramente ho incontrato ragazzi così motivati nel proporre musica di classe contenutisticamente profonda e con una -chiamiamola- missione inserita nel loro background personale. Ora, pensieri religiosi/etici/personali a parte, è stato per me un grande piacere ascoltare l'intera loro opera “Ten Talking Words”, poiché si tratta di un gran bel lavoro costruito su basi solidissime, nonostante sia debitore di band come “Dream Theater” e “Symphony X” in primis; tuttavia i nostri mantengono una consolidata personalità che premia tutto il loro operato in questo campo. Si sa, la musica è di per sé una grande ed importantissima missione per portare emozioni a chi la ascolta e per trasmettere quanto più possibile, sia in fatto di valori (qualsiasi essi siano) che anche solo strumentalmente; la passione dei “Members Of God” è grande come grandi sono le singole composizioni che trovano la loro concretizzazione nei brani dell'album. Per comprendere questa band bisogna analizzarla nel loro pensiero religioso, che trova la sua riuscita nella loro musica.
Trasmettere la parola di Dio mediante il metal, come abbiamo abbondantemente già visto, è cosa già utilizzata da molti anni nella corrente del "christian metal", specialmente in molti moderni (e, ahimè, non più tollerabili da parte mia) gruppi metalcore, deathcore, melodic death etc., di cui la maggior parte americani ma se ci fate caso anche gli stessi Dream Theater, spesso e volentieri, trovano ispirazione dalla Bibbia per molti loro pezzi e parlano di un Gesù fatto uomo con problemi derivanti dallo stesso uomo e dalle sue debolezze e questioni personali (ad. esempio “Misanderstood”). Nel progressive metal tutto ciò è molto più passionale ed emozionante a mio parere ed infatti la musica dei nostri Members Of God ricalca molto questo stile. Grandi musicisti e soprattutto grandi compositori, non si lasciano certo ingannare da un genere molto usato come quello poc'anzi citato e procedono in un concept molto personale su citazioni del panorama musicale folkloristico ebraico. Compaiono addirittura strumenti tradizionali, come testimonianza primaria oltre che splendide atmosfere del medio-oriente per meglio sottolineare tutto ciò. Non c'è un finto buonismo altrimenti avrei stroncato senza pietà l'intero disco e non c'è nemmeno traccia di quella “superiorità” che hanno tanti finti credenti del cristianesimo. Ritenere che Gesù Cristo possa parlare attraverso la musica la ritengo una cosa molto affascinante e per certi versi appagante, nonostante io non appartenga a questo genere di pensiero, ma rispetto al 100% questa fede e, anzi, mi complimento con i Members Of God sia per il coraggio (ce ne vuole in tempi come questi, credetemi!) che per aver confezionato un disco veramente degno di nota con pochissime pecche solo appartenenti alla sfera della produzione, un po' troppo casalinga ma che dà l'idea di un fascinoso vissuto.
La musica è fortemente sinfonica ma mai fine a se stessa. Oltre alla calda voce del singer (fisicamente molto somigliante allo stesso Gesù per altro!) ci sono contrappuntistiche composizioni che alzano di certo la media e rendono il tutto molto piacevole. C'è malinconia ma anche moltissima filosofia e soprattutto pace. Auguro solo il meglio ai Members Of God. Ad maiora, ragazzi!