Overfall «Rise Of Glory» [2010]

Overfall «Rise Of Glory» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
June »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Overfall

Titolo:
Rise Of Glory

Nazione:
Italia

Formazione:
Giacomo Cerfeda - guitar
Alessio Farinelli - guitar
Sandro Guida - bass
Paolo Riccio Della Selva - drums
Fabio Rossi - vocals

Genere:

Durata:
28' 10"

Formato:
EP

Data di Uscita:
2010

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Attivi da ben quasi dieci anni gli Overfall sono un concentrato di metal melodico potente e fortemente ispirato dai classici; le loro tracce sono enfatiche, alla ricerca del pathos epico che fu del power tedesco anni '80, ma senza ricorrere all'apparato sinfonico a cui troppe band si rivolgono oggi per rendere più cinematografica ed abbordabile la proposta.
I cinque brani inclusi in questo album, tutti con un minutaggio piuttosto corposo, ci mostrano una band molto cosciente dei propri mezzi, che viaggia su velocità sempre molto controllate, ricchi di cambi di tempo e intricati; con un ottimo lavoro di chitarre, che evocano piacevolmente gli Helloween del periodo d'oro, una buona sezione ritmica precisa e un cantato che se non si concede mai momenti esosi, esegue una performance comunque dignitosa.
Gli episodi migliori sembrerebbero essere quelli più spediti, in particolare “Price Of Life”, la più diretta del lotto, e la bella apertura barocca di “Glorious”, ma un brano come “Rise & Fall”, alla lunga mette in luce una potenza maggiore anche nelle esecuzioni più cadenzate. Sembra un po' ridicolo dopo tutto questo tempo muovere delle critiche ad una band così compatta, che in mezzo a tanto sound canonico riesce comunque a far sentire una propria impronta e una vera passione, ma una parola mi sento di dirla; in queste composizioni manca una traccia che traini, un riff sbarazzino, una melodia vocale un po' ruffiana; gli Overfall sono duri e puri, nessuna concessione, ma aprirsi a delle soluzioni più accattivanti non è per forza vendersi, soprattutto in un paese come questo, dove anche le peggio ruffianate, nel metal, non sono poi dei grandi deal commerciali. Può essere invece un metodo vincente per aiutare gli ascoltatori ad addentrarsi in tutto quel metallo pesante di cui sono ottimi portabandiera e fautori.