Bullseye «Whatta Fuck We've Done» [2011]
Bullseye
Titolo:
Whatta Fuck We've Done
Nazione:
Italia
Formazione:
Jimmy - vocals
Melo - guitar
Sandro - bass
Ale - drums
Genere:
Durata:
36' 2"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I Bullseye ci presentano il loro lavoro del 2011, primo album, titolato “Whatta Fuck We’ve Done” cd grintoso e ben riuscito, nel complesso un lavoro degno di nota. L’album costituito da nove tracce comincia con una intro particolare, caratterizzata da colpi di mitraglia, un tipico scenario da guerra, in cui alla fine si sentono dei passi veloci di un uomo che corre, come se fosse inseguito da un elicottero. Ora siamo nel vivo del cd: la prima traccia dà il nome all’album “Whatta Fuck We’ve Done”, canzone che comincia con chitarre pesanti, inizio cadenzato che non tarda a prendere piede, con un buon ritmo e una voce cupa e piena di rabbia, armonici viaggiano veloci sulla partitura! Canzone molto hard rock con riff lodevoli, assolo breve ma efficace. “Don’t Leave Behind”, la successiva, comincia con un riff lento e un gioco di piatti del batterista, per poi sfociare in un ritmo davvero trascinante! La voce del cantante è davvero piena di grinta e dà il tocco finale per la buona riuscita dei pezzi. La quarta canzone si intitola “I’m Dealing With My Madness” ritmo molto cadenzato, riff lenti, ma corposi. Un giro di basso, perfetto a mio avviso, accompagna la chitarra prima di un assolo incandescente! “Ride it”: quinta canzone che comincia con giochi armonici da parte della chitarra. Il chitarrista si dimostra davvero talentuoso e ci ricorda sotto alcuni aspetti il caro vecchio Zakk Wylde. “Sooner Or Later” è il pezzo tranquillo dell’album introdotto da un arpeggio di chitarra davvero suggestivo. Voce bassa, bella, che si intona perfettamente con la traccia. Assolo degno di inchino! “Wrong Way” comincia con un effetto “ricerca canali della radio” che poi si ferma su un riff duro e fiero dei Bullseye: chitarre pesanti e riff di impatto, pieni di vigore. “Bulletproof” è il pezzo più cattivo e metal del cd. Riff veloci, armonici ricorrenti. Assolo veloce e breve. La canzone che chiude l’album è una cover, egregiamente eseguita da questi ragazzi, dei Black Label Society, loro fonte ispiratrice, come si può sentire nel cd.
Ottimo lavoro, eccellenti canzoni e maestria allo stato puro. A tutti gli amanti del vero rock, quello vero, quello solido, consiglio vivamente i Bullseye.
Track by Track
- Intro 70
- Whatta Fuck We've Done 90
- Don't Leave Behind 85
- I'm Dealing With My Madness 80
- Ride it! 80
- Sooner Or Later 80
- Wrong Way 75
- Bullet Proof 90
- Suicide Messiah 90
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
82Recensione di Rexryu pubblicata il --. Articolo letto 681 volte.
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