Beyond The Gates «Soul Crisis» [2011]

Beyond The Gates «Soul Crisis» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1410

 

Band:
Beyond The Gates
[MetalWave] Invia una email a Beyond The Gates [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Beyond The Gates [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Beyond The Gates [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Beyond The Gates

 

Titolo:
Soul Crisis

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Andrea - guitars, all instruments
Rob - screamings, all vocals
Cris - growls

 

Genere:

 

Durata:
24' 26"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

A metà strada tra l'ingenuità adolescenziale da metallaro e un promessa da mantenere; non si tratta certo di una sfida facile per i Beyond The Gates. L'extended play (circa venticinque minuti di musica) si presenta povero, graficamente sterile, corredato da immagini puerili, con i ringraziamenti dei singoli componenti agli amori e famiglie riportati sul retro e un inglese un po' stentato. A giudicare dalla faccia ci si aspetterebbe una serie di brani black metal mediocri, ispirati al solito occultismo e invece...
Dopo l'introduzione pianistica di “The Whoracle” che richiama subito alla mente certi intermezzi alla Cradle Of Filth, si resta un po' basiti nel constatare che la band si prodiga nella creazione di brani che sono molto influenzati dal riffing svedese, proprio per via del titolo di questa prima traccia che richiama quel certo album degli In Flames; ascoltare in seguito “Soul Crisis”, ma soprattutto“Seven”, per riconoscere tutte le caratteristiche già reperibili, da anni, in band quali At The Gates o, appunto, In Flames. L'episodio successivo, “Nine” offre invece una composizione appena più ardita e un brano più coinvolgente con chitarre ispirate, dai suoni dissonanti. Anche la traccia “The Black Hole Holocaust” spostando l'asse inizialmente sul death americano, regala una piccola gemma nella sua variazione interna: black metal fatto di chitarre luciferine e odor di zolfo; questa mi è sembrata la loro prova migliore, sebbene sia la più canonica.
La produzione, per ammissione stessa della band, amatoriale, non rovina l'ascolto e anzi, c'è da rimanere stupiti; infatti sono ancora titubante sulla batteria: non riesco a capire come abbiano fatto ad ottenere un suono così pulito e triggerato passando solo attraverso una “normalissima scheda audio”.
Riprendendo il discorso iniziale, ci sono molti momenti promettenti, che sfortunatamente si perdono un po' nelle nebbie del già sentito, ma anche, talvolta, in composizioni troppo cariche di soluzioni ridondanti. Mi pare chiaro però, che hanno ben in mente il da farsi ed è largamente apprezzabile che intendano continuare ad auto prodursi, occupandosi anche delle registrazioni; la pubblicazione di un lavoro superlativo potrebbe essere solo questione di tempo.

Track by Track
  1. The Whoracle 55
  2. Soul Crisis 55
  3. Seven 55
  4. Nine 60
  5. The Black Hole Holocaust 65
  6. The Remains Of God 65
  7. Insomnia 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 40
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
59

 

Recensione di June pubblicata il --. Articolo letto 1410 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.