Bodygrinder «Habemus Grind» [2011]

Bodygrinder «Habemus Grind» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1694

 

Band:
Bodygrinder
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Titolo:
Habemus Grind

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Igor Gore - voce
Gildo - chitarra
Bo - batteria
Paul Di Ano - basso

 

Genere:

 

Durata:
25' 24"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

A scanso di equivoci, vorrei dire subito che sostengo questo genere di sonorità, sempre sperando che il gruppo non si incarognisca nei soliti espedienti, ma tenti di aprirsi a soluzioni sempre più deliranti. Album come questo, però, mi lasciano sempre indeciso; non so mai se sbilanciarmi, se essere noiosamente perbenista (che nel metal è davvero un brutto modo di fare, ma dovrò pur appoggiare a qualcosa di stabile...). In fondo questo genere è sempre più simile ad un'opinione, c'è chi parla di Satana, chi di Gore, chi di Porno, chi usa il growl o lo scream, chi entrambi, black, thrash, hardcore, punk...l'unica cosa che lo distingue dal resto dei generi estremi è la durata dei brani. Qui ce ne sono diciannove e dentro c'è un po' di tutto, come è giusto che sia, naturalmente corredato da stacchi e titoli comici (o che vorrebbero essere tali: “Crai, Crai, Spesa di Merda”, “Mi Fa Male La Merda”...) e introduzioni estratte da film più o meno noti. L'eclettismo potrebbe essere dunque il punto di forza di questi spensierati Bodygrinder (anche il nome, non proprio originalissimo...), ma più spesso ci si trova davanti delle composizioni non esattamente trascendentali. Probabilmente a loro piace proprio così e io non ci vedo niente di male, anzi, spero e suppongo che dal vivo abbiano i loro fan che sanno i pezzi a memoria, come forse capita in ogni città (anche dalle mie parti ci sono...) nel momento in cui sono più essenziali: dal vivo. Delle cricche di paese che amano le cose rozze e vogliono essere politicamente scorretti: ecco dunque la copertina con piazza S. Marco trasformata in una visione dell'aldilà, o la traccia “Sbullonatrice di Cazzi”, con sample di lamenti goderecci a tempo di metal.
Al di la di facili resoconti, che forse sono alla portata di chiunque, il gruppo offre una prestazione tecnica rispettabile e una performance sicuramente potente, merito anche di una registrazione definita che permette di ascoltare bene ogni strumento, comprese grida e growl. Per trarre una prima conclusione: venticinque minuti di metal tra grind e hard/thrash-core, alcuni brani fulminei, altri addirittura oltre i due minuti, non memorabili, ma pur sempre suonati con una certa dose di passione. Per dare un'opinione finale: de gustibus.

Track by Track
  1. Sfondandovi Il Cranio A Colpi Di Crick 60
  2. Arabian Grind 65
  3. Blues 60
  4. Desperate Vagina 65
  5. Mi Fa Male La Merda 60
  6. Claustrofobia Anale 65
  7. Crai, Crai, Spesa Di Merda 60
  8. Shit For You Asshole 60
  9. Cicisbeo Dall'Andatura Poco Cavalcante 60
  10. I Want Make Your Pain 55
  11. Autopsia 65
  12. Sbullonatrice Di Cazzi 55
  13. I Burn 60
  14. Marcisco Dentro 60
  15. Amore Girati Che Ti Amo 55
  16. Tutti Pazzi 55
  17. Faccio A Meno di Te 60
  18. Outro 50
  19. Il Treno Delle Troie 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
60

 

Recensione di June pubblicata il --. Articolo letto 1694 volte.

 

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