Riluttanza «Riluttanza» [2011]
Riluttanza
Titolo:
Riluttanza
Nazione:
Italia
Formazione:
Federico - vocals
Davide - guitar
Matteo - guitar
Fabio - bass
Gianluca - drums
Genere:
Durata:
49' 0"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Mai visti tanti cambiamenti di line-up né assestamenti vari all'interno di una band in così poco tempo! I Riluttanza nascono nel 2005 dalle menti di Davide e Federico (rispettivamente chitarra e voce) e in sei anni hanno sfornato una demo nel 2007 e questo primo vero capitolo della loro discografia che rappresenta un po', se vogliamo, la prima esperienza a lungo raggio dei Riluttanza. Ma in sei anni ci sono stati enormi sconvolgimenti nel gruppo, chi è andato e chi è giunto e questo balletto si è presentato in non poche occasioni fino ad arrivare al 2011 e ad un periodo, si spera, di stabilità.
Logicamente se l'equilibrio generale fosse sempre stato presente, molto probabilmente i nostri avrebbero potuto fare molto di più, ma questo vale per ogni qualsivoglia gruppo per cui ho tenuto conto di questo sfortunato fattore per ascoltare l'intero self-titled. Ho accolto l'intero disco consapevole di avere a che fare con una band che si trova un po' in ritardo per motivi di forza maggiore, eppure tutto sommato sono riusciti a convincermi, nonostante qualche imprecisione qua e là e idee che andrebbero riviste per non scadere nello sconclusionato (es. “Scream Of Agony” la quale appare troppo zoppicante e statica).
I Riluttanza giocano molto con il metal di vecchia scuola, attingendo direttamente dagli ultimi anni '80 del thrash e del death, ma non disdegnano possibili sconfinamenti nel black dei primordi, quello che ancora somigliava un po' al thrash, ma che possedeva dei cantati già diversi e devastanti; ma alla band piace anche l'hard rock e buona parte del vecchio heavy, influenze che non mancano proprio mai, specialmente in situazioni come “Insomnia” e la bella “Deny Your God”, quest'ultima dotata anche di un poderoso ingresso in campo di archi che donano un'apertura completamente sinfonica e il brano respira pur restando violento. Si tratta della traccia migliore dei disco a mio avviso e, secondo un mio modesto parere, i Riluttanza dovrebbero virare verso questo tipo di sonorità in quanto hanno dato veramente il massimo rispetto al thrash-death-black e riescono a valorizzare ogni tipo di strumento anche abbassando un po' il tiro.
Come ingresso nell'area discografica non è che la prima esperienza, per cui è logico che ancora la maturità musicale e l'originalità manchino considerevolmente e anche la direzione precisa da prendere, ma le potenzialità ci sono e spero che i nostri le sfrutteranno al meglio in futuro, magari con una stabilità di gruppo maggiore.
Track by Track
- Scream Of Agony 50
- Melancholy 60
- Torment 55
- Insomnia 65
- Deny Your God 75
- Revenge 60
- Desire Of Illusion 60
- Inner Ego 65
- Vision In Black 55
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 50
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 50
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
59Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1513 volte.
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