Nuvola Neshua «Nuvola Neshua» [2011]

Nuvola Neshua «Nuvola Neshua» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Nuvola Neshua

Titolo:
Nuvola Neshua

Nazione:
Italia

Formazione:
Andrea Stefanelli - vocals, programming
Jacopo Gatto - guitars, bass, synth

Genere:

Durata:
40' 0"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

E' risaputo che i Massive Attack, che vi piaccia o no, abbiano contribuito in modo massiccio negli anni '90 a consolidare una scena del tutto nuova ed inesplorata per i tempi che furono, quella del trip hop, affascinante genere musicale nato da più menti, da più idee, con ingenti ricerche sonore che determinarono per l'appunto tutto quel successo globale, il quale ancora richiama neofiti da ogni parte del mondo.
Possiamo dire che “Protection” (1994) prima e “Mezzanine” (1998) in seguito furono i capisaldi di moltissime sperimentazioni avvenute negli anni a venire. Tutto questo preambolo per presentare l'omonimo lavoro dei Nuvola Neshua, band che trovò la sua concretizzazione nell'ormai lontano 1999 quando Andrea Stefanelli e Davide Cosentino (provenienti dalla band dark metal “X Seed 4000”) incontrano l'eclettico musicista Jacopo Gatto. Nel 2000 nasce la demo “Subaqua” che collezionò diverse opinioni positive poi il cambiamento di line-up: Andrea Stefanelli lascia la band e viene sostituito fino al 2006 dal chitarrista Andrea Dainotti. Ci sarebbe dovuta essere stata un'altra release, un'altra demo intitolata “La Scala di Jack”, tuttavia, per scelta degli unici due musicisti rimasti, non fu distribuita ed il silenzio stampa si è protratto fino ad oggi, anno della pubblicazione del full-lenght omonimo, una sorta di recupero di tutto il materiale prodotto in tutti questi anni e confezionato. Quasi un nuovo inizio potremmo dire.
C'è chi ha parlato della musica dei NN definendola profonda e ipnotica, io ci aggiungo introspettiva e rarefatta e non ci potrebbero essere aggettivi più indicati per descrivere l'elettronica quasi minimalista del disco coadiuvata da pad e synth di chiara scuola “Massive Attack” (“Replay”) e “Vangelis” (“La Fune”). I suoni sono semplici e mai eccessivamente effettati. Il lavoro in toto non brilla particolarmente di originalità, ma si fa distinguere per la passione e l'onestà con cui è stato prodotto, nonostante appaia un po' sporco in vari punti e tendenzialmente anacronistico per i tempi ma riesce a conservare quel suo fascino con cui si fa strada tra i vari tipi di sperimentazione. Mi rendo conto che risultare originali in questo genere rappresenti un'impresa ardua, magari in un futuro prossimo i Nuvola Neshua produrranno qualcosa di sensazionale, glielo auguro, poiché le basi ci sono.