Virtual Mind «Shattered Silence» [2011]
Virtual Mind
Titolo:
Shattered Silence
Nazione:
Italia
Formazione:
Titta Tani - vocals
Francesco Fareri - 7 & 8 strings guitar
Emanuele Calvelli - bass
Dario Ciccioni - drums, programming
Genere:
Durata:
58' 0"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
“Shattered Silence” rappresenta la prima release di questo interessante progetto del chitarrista romano Francesco Fareri, solitamente alle prese con lavori strumentali ricchi di virtuosismi, mentre stavolta, coadiuvato da altrettanti competenti musicisti, se ne esce con un disco più ricco di sorprese, un must per gli amanti del progressive metal. Tra le fila della formazione compaiono, oltre al Fareri, tre grandi meritevoli del metal di cui è ben nota la tecnica e sono un Titta Tani (ex Astra, ex DGM) più in forma che mai, un ottimo Dario Ciccioni (Empty Tremor, Empyrios) e un potente Emanuele Calvelli (Noumeno) al basso. Richard Benson direbbe “ma cosa volete di più da un quartetto come questo, se non la guerra..la guerra più totaleeee!!!” e ci avrebbe preso alla grande, aggiungo io.
Un'ora di suoni massicci e granitici, un carrarmato che si muove inesorabile nelle nostre orecchie senza tregua lasciandoci soltanto la voglia di ricominciare da capo. Ammetto che “Shattered Silence” non è il classico album che scorre via tranquillamente e che possiede contenuti blandi o semplici da assimilare, tutt'altro, rappresenta un'opera molto particolare in cui una chitarra dai registri ritmici piuttosto gravi (Fareri alterna una 7 ed una 8 corde a seconda del brano) si trova a fare da strumento protagonista indiscusso, mentre corre su di linee di batteria molto complesse e strutturate in modo capace. Il suono del basso, benché apparentemente secondario all'impatto, svolge un ruolo di riempimento molto valido. Se venisse tolto ce ne accorgeremmo immediatamente, per cui niente solistica di basso, ma quantomeno abbiamo una situazione generale abbastanza soddisfacente, anche perché l'assenza delle tastiere (che in certe occasioni si sente molto) deve essere soppiantata in qualche modo; ci pensano i pesantissimi riff di scuola Dream Theater del Fareri e i molti assoli ricchi di virtuosismi (“After Thy Soul”, ma anche “A Perfect Union”). La produzione è veramente stupefacente e, oltre a rappresentare uno dei picchi qualitativi dell'intero lavoro, rende meno faticoso l'ascolto in più di un'occasione. Il minutaggio traccia dopo traccia non è dei più corti in effetti e occorre un po' di concentrazione per assimilare i particolari passaggi, armonizzati alla perfezione. L'unica piccola pecca è rappresentata dal fatto che in talune occasioni la voce del Tani, benché calda e carismatica, non riesce a donare quel luccichio in più per far brillare il pezzo ma è indubbio l'impegno che il singer ci ha impiegato sempre tenendo presente il discorso delle tastiere di cui sopra. L'espressività e la teatralità insite nelle voci sono da lodare nonostante tutto. Da assimilare lentamente e a piccole dosi. E' un lavoro molto introspettivo che vi regalerà non pochi piacevoli momenti.
Track by Track
- Life 80
- The Black Box 70
- Fears 80
- The End Of The Illusion 80
- The Door 85
- After Thy Soul 80
- A Perfect Union 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 75
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
80Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1516 volte.
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