Till The Last Breath «Apeiron» [2011]

Till The Last Breath «Apeiron» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1339

 

Band:
Till The Last Breath
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Titolo:
Apeiron

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Gio :: vocals
Ale :: bass, vocals
Leo :: guitars
Ale V. :: guitars
Rapu :: drums, vocals

 

Genere:

 

Durata:
17' 46"

 

Formato:
Mini-CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Sinceramente credevo che la scena Screamo/Emocore/Post-diosolosacosa si fosse quasi estinta per colpa di centinaia di band “copia-della-copia” che prendevano in prestito pattern e li riutilizzavano fino alla nausea facendo perdere quel poco di valore rimasto al genere di partenza. Se iniziassi ad elencare i nomi delle band finirei domattina e quindi non mi sembra la mossa più giusta da fare.
I “Till The Last Breath”, nonostante questo brutto preambolo, sono nati solo l'anno scorso e, sebbene non aggiungano né tolgano nulla ad un genere che ormai non ha più nulla da dire, lo fanno con una non indifferente qualità di suono (per essere un gruppo emergente almeno) e con le idee chiare anche se con una dose di acerbità.
Dire che è “musica per frangettoni” non sarebbe un'affermazione sbagliata e per meglio vivere questo tipo di musica bisogna aver 16 anni e ascoltare “brudal”, per tutti gli altri un consiglio personale è il seguente: chi non ha assolutamente pretese è vuole passare una ventina di minuti tranquilli intrisi di melodie moderne e nessuna ricerca sonora può benissimo concedere un paio di ascolti ad “Apeiron”, per coloro, invece, che proprio non tollerano (più) tali sonorità, statene alla larga più che potete o l'ulcera si impadronirà di voi.
Cosa c'è dentro “Apeiron” secondo il mio parere? Voci adolescenziali -seppur discretamente intonate in pulito-, scream e growl a go-go, qualche spruzzatina qua e là di aperture mosh per fare su e giù con la testa, riff apertissimi e mai troppo tecnici, drumming suonato bene ma standardizzato, qualche effetto elettronico per rendere il discorso più pomposo nei suoni con risultati non proprio da manuale e omologazione.
Si lasciano ascoltare, è vero, ma alle lunghe il tutto diventa più che stucchevole. Sarà che ho già passato i 26, sarà che troppe melodie smielate mi provocano tedio, sarà che ho la nausea, sarà che devo pagare le rate della macchina..chi può dirlo.

Track by Track
  1. Prelude 1.0 50
  2. By The Memories Of A Daydreamer 60
  3. Your Loss, Our Cross 50
  4. Fixated On A Plastic Girl 60
  5. Apeiron 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 40
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
54

 

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