Recensione

I pistoiesi Breakin Out, carichi di tutto l'entusiasmo possibile (e anche qualcosina di più), presentano il loro EP “Down With The Fire” in modo contemporaneamente auto-celebrativo e ironico. L'invitante monito per l'umanità “the loudest and nastyies EP in the world” compare proprio sulla copertina nera e bianca del loro ultimo lavoro quasi ad informarci che con loro non si scherza in fatto di energia e ritmo ma, al secolo, il gruppo intende più o meno infrangere le regole, divertirsi, fare baccano e spassarsela. Il rock è anche questo per cui apprezzo l'entrata in scena in questi termini.

Quattro tracce niente male sono contenute in questo abbondante quarto d'ora che sono certo moltissimi apprezzeranno.
Le idee appaiono subito buone, certo non eccezionalmente brillanti in fatto di originalità, ma il tutto è suonato e cantato in modo praticamente impeccabile e di certo non è possibile annoiarsi né battere il ritmo coi piedi mentre si ascolta, ad esempio, “Blood” e “Porno Nation”, i loro numeri migliori nell'EP mentre in “Law Of The Jungle” le idee sono buone ma ancora da limare e “Burn” compie un viaggio nella West Coast statunitense alla ricerca di un hardcore punk melodico preso in prestito dai migliori Sum 41 e vecchi Offspring e Blink 182 ma sempre contornando il tutto con un buon stile rock 'n' roll ricco di assoli di chitarra, niente male per altro.
Sarei curioso di vederli in azione su di un palco.

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