Recensione

E' bello ascoltare ciò che può uscire dalla mente dei non più giovanissimi (almeno fisicamente) musicisti alle prese con ciò che ha da sempre appassionato loro. Generalmente, quando si tratta di band così, otto su dieci che la loro musica è hard rock settantiano o progressive rock settantiano o ottantiano e via discorrendo ma spesso e volentieri sono ancora in grado di insegnare ai presuntuosi ragazzini due cose: il rispetto per l'heavy primordiale e come si suona quest'ultimo.
Questo demo è chiamato semplicemente “Demo CD” e racchiude brani tutto sommato semplici e dall'impatto non indifferente. C'è tanta di quella passione in ogni nota che sarebbe ben difficile non accorgersene; naturalmente tutto ciò non toglie e non dona nulla all'hard rock vecchio stampo ma del resto questo è un genere musica che non ha età, che sembra esistere da sempre e che ciò che si può provare ascoltando quelle pentatoniche blues dai tratti anche leggermente modernizzate resta sempre invariato. Fa ancora scuola nonostante tutto!

Si evince chiaramente che i quattro provengono da universi musicali anche molto differenti, ad esempio il batterista Alex Tisot possiede un tocco massiccio e violento, il bassista Cristiano Mazzi ha un'anima blues (e un Fender Precision). I rimanenti chitarristi detengono l'aspetto più heavy vecchio stampo ma sempre pronto a strizzare l'occhio verso sonorità addirittura barocche, e molti assoli lo confermano anche coadiuvati da una buona produzione nell'insieme.
Più che un demo, lo considererei un assaggio di ciò che potrebbe aspettarci presto! In bocca al lupo, Vintrage!

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