Edenforce «Nemesi Eterna» [2011]
Edenforce
Titolo:
Nemesi Eterna
Nazione:
Italia
Formazione:
Francesco De Mare :: vocals
Martino Ciano :: guitar
Alessandro Guida :: guitar
Vincenzo Mastrelia :: bass
Giovanni Benvenuto :: drums, vocals
Genere:
Durata:
52' 30"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I calabresi Edenforce non erano ancora stati recensiti per Metalwave ma avevo avuto modo di ascoltare il loro demo “Nemesi Eterna pt.1” e avevo previsto da lì a non troppo tempo che ci sarebbe stato un album vero e proprio. Devo dire che la curiosità è stata tanta ed è stata premiata dal primo full-lenght della band, denominato ancora una volta “Nemesi Eterna” ma con l’aggiunta di diverse tracce.
Si tratta di un concept in cui il protagonista effettua un’autoanalisi della sua coscienza e si trova in una continua ricerca dell’amore. Argomento semplice ma non banale e soprattutto presentato sotto forma di coraggiosa pseudo-copione teatrale (un po’ a la “Metropolis pt.2 – Scenes From a Memory”, vecchio capolavoro dei Dream Theater).
Tra il quintetto (ormai diventato quartetto, dopo l’abbandono del progetto da parte del chitarrista Alessandro Guida) spiccano principalmente il batterista Giovanni Benvenuto e il bassista Vincenzo Mastrelia, più che altro per tecnica e gusto nei cambi di tempo (a volte veramente troppi, però!). Sulla lunga traccia di chiusura, la title-track, il Benvenuto dà veramente gran prova di creatività mentre porta un tempo semplice ma di classe e il Mastrelia, per tutto il disco dà segni di grande perizia, ovunque, con passaggi molto maideniani e derivanti dal prog degli anni 70/80.
Ciò che non mi ha convinto sono state le chitarre e la voce di Del Mare, quest’ultimo, a mio avviso, troppo concentrato sulla teatralità della storia a dispetto delle melodie che tendono continuamente a lasciar desiderare più un cantante che canti solamente e che non reciti metriche di testo lunghissime, più che altro per il semplice fatto che già compare a più riprese un narratore dalla caldissima voce a volte effettata e pitchata oltre che equalizzata con troppi bassi e dal volume troppo alto (gli strumenti vengono letteralmente mangiati). Gli assoli sono troppo spigolosi e dal dubbio gusto e quindi il disco è diviso tra una produzione generale appena sufficiente, musicisti tutto sommato buoni tranne qualche pecca risolvibile, testi buoni, storia discreta e finale che non riesce proprio a prendere il volo nonostante sia suonato tutto con classe. Si arriva alla fine speranzosi che almeno lì il disco ci porti in alto …e invece niente da fare, il tutto si risolve con una coda che lascia dubbiosi.
Ancora limabile e ancora perfezionabile ma come sonorità generale potremmo anche esserci se si prendono le dovute accortezze. Un esempio tra tutti: ancora troppi Iron Maiden all’interno delle soluzioni melodiche.
Track by Track
- Sull'Orlo Della Confusione 50
- Il Lato Oscuro 60
- Terzo Enigma 60
- Il Maestro Delle Ombre 70
- Ritrovandoti 60
- Amnesia 60
- Altrove, Il Tuo Volto 50
- Nemesi Eterna 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 60
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
60Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 627 volte.
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