Guido Campiglio «Rumble In The Jungle» [2011]

Guido Campiglio «Rumble In The Jungle» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1674

 

Band:
Guido Campiglio
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Titolo:
Rumble In The Jungle

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Guido Campiglio - guitars

 

Genere:

 

Durata:
35' 32"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Credo di iniziarle tutte così le recensioni su lavori di shredder o guitar hero: è difficile fare una critica ad uno strumentista tanto addentro nello studio di un particolare strumento, si rischia sempre di non cogliere le influenze, i dettagli, gli eventuali tributi e le fonti d'ispirazione. Altresì credo che e mi auguro che un musicista componga della musica con l'intento di pubblicarla perché sia gradevole per chi ascolta, chiunque esso sia; e non dunque solo un feticcio per esaltati. Ed è da questo punto di vista che intendo partire.
In questo secondo cd Guido Campiglio si dedica in particolare alla composizione di musica dall'ambientazione decisamente esotica; ma un esotico misterioso e fascinoso, sebbene ancora ricco di variazioni che potrebbero essere intese come colori; altra sfumatura, che ci riporta ad una dimensione di metal più primordiale è il sound epico, intendiamoci: non fantasy, ma facilmente accostabile ad un certo tipo di power metal.
Le tracce sono strutturate per dare a Guido la possibilità di spaziare su tanti campi, avvalendosi di un ampio numero di soluzioni elettroniche: diverse basi ritmiche dal gusto tribale, ad esempio nella title track, in “Butterfly Op. n. 1” e in Dhalsim (un brano ispirato al gommoso di Street Fighter?), molta batteria programmata (credo praticamente tutta, dato che non è citato alcun batterista) e una serie di tappeti di tastiere, sintetizzatori e arpeggiatori vari.
Il feeling principale resta quello del hard rock/metal più immediato, quindi chitarre distorte, ma non mancano divagazioni più pulite, meno tecniche (se così si può dire...) e più melodiche, come la ballad “Skin”, molto anni 90, ma anche poco accattivante.
Tra alti e bassi, un disco molto variegato ed in questo sta la sua vera forza; interessante il connubio tra chitarre rock e batterie elettroniche stile drum 'n bass (“C.D.T. Symphony”) o dub (Drakkar); meritava una produzione sonora migliore, questo è certo: talvolta il mix è poco curato e un po' confuso.

Track by Track
  1. C.D.T. Symphony 60
  2. Rumble In The Jungle 70
  3. Butterfly Op. No. 1 65
  4. Ressurrection 60
  5. Skin 55
  6. Tomahawk (Dance Of War) 70
  7. Secret Garden 65
  8. Dhalsim 65
  9. Drakkar 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
65

 

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