Eskimada «Eskimada» [2011]
Eskimada
Titolo:
Eskimada
Nazione:
Italia
Formazione:
Raffaele Pibiri: voce
Alessandro Derosas: chitarra
Ivano Pischedda: chitarra
Enzo Di Ciaccio: basso
Giovanni Ambrosino: batteria
Genere:
Durata:
32' 39"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Eskimada: “colpo” in dialetto…Ad essere onesti non sono stupito di sentire nuovamente che la buona musica viene dalla Sardegna. Ovviamente si sono appena bagnati i piedi nell’oceano del panorama underground nazionale, nonostante la loro Bio parli chiaro, sono animali da palco in grado di stupire e piacere visto che partecipano e vincono diversi concorsi grazie ai quali riescono a produrre materiale studio.
Eskimada: è il titolo dell’omonimo disco composto da nove brani. Alti e bassi per loro, un sound che a tratti esprime nuove idee e le confonde con qualcosa che già abbiamo sentito, ma non disturba affatto il complesso dei pezzi che seguono un corretto filo logico stilistico.
Piace più l’impronta Faith No More forse perché il Sig. Raffaele Pibiri ha un po’ di Mike Patton dentro bello nascosto da dover tirare fuori…Certo è che non è semplice fare Crossover oggi portando idee nuove, quindi va fatto comunque un plauso a loro.
Il disco parte a cannone e ti colpisce come è giusto che sia, inciampano leggermente sul secondo brano che ha del potenziale non totalmente messo in luce, ripetitivo e poco incisivo rispetto al resto dell’album.
Si rialzano sul terzo brano e vanno lisci fino alla fine…tante idee, soprattutto su “Lose Control”, bella davvero, completa, inizia prosegue e finisce, ottime chitarre, groove perfetto e linee melodiche impeccabili. Altrettanto buona la prova di “Interiudio”, ballata vecchio stile ben pensata, ben eseguita…
Su “The16th minute” e “Right Now” si alzano i toni imprimendo la sensazione di un crescendo che ti porta all’ultimo brano del disco che chiude degnamente un buon lavoro.
Eskimada: buona realtà in prospettiva, le idee ci sono, la rabbia c’è, e le influenze sono quelle corrette, ora serve curare i piccoli particolari per fare il salto di qualità…La strada è quella, e loro sono già avanti visto che trovare la giusta identità nell’infinita varietà di generi che esistono oggi, per un gruppo è la cosa più difficile.
Track by Track
- Keep in the strenght 80
- All I needt 50
- Stand 80
- Hero 85
- Lose control 95
- Interiudio 90
- The 16th minute 80
- Right now 80
- Action 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 75
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
77Recensione di Mad Curtis pubblicata il --. Articolo letto 844 volte.
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