The Ergot «Disagio Suite » [2011]
The Ergot
Titolo:
Disagio Suite
Nazione:
Italia
Formazione:
Edward :: vocals
Jeff :: guitar, keyboards
Jim :: guitar
Clo :: bass
Ale :: drums
Genere:
Durata:
54' 17"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Spesso la vita è strana e bella. Vai a studiare fuori sede e ti ritrovi in una band Death/Doom Metal con del potenziale da vendere. Sembra una storia come tante, forse lo è davvero, ma di certo il progetto dei The Ergot, nato nel 2008 a Firenze dalla mente di alcuni ragazzi universitari, ha confezionato, nel giro di poco tempo, un EP, “Anno Domini MMIX”, disco ancora immaturo ma con diverse forti basi da perfezionare e il primo album, quello di debutto e su larga scala, “Disagio Suite”.
Qualcosa è cambiato, e in meglio. Per il quintetto stavolta si prospettano giorni migliori ed un futuro più roseo del passato. Ecco pubblicato il “Disagio Suite” di cui sopra e bastano pochi minuti di play per rendersi conto della sempre più crescente maturità cui i nostri sono giunti nel giro di poco tempo.
Ho apprezzato moltissimo ogni brano contenuto nel platter e la professionalità con la quale la band ha saputo progettare e costruire un album dimostrando sì, di provenire musicalmente da una determinata scena, quella del Doom Metal e di non farne dell’inutile mistero, ma che non resta troppo intenzionata ad apparire attaccata a stilemi chiave del genere. Certamente ricordano un po’ i noti Novembre in talune occasioni, così come sarebbe impossibile non menzionare i primi Katatonia, qualcosa degli Autumnia e sprazzi dei forse non troppo conosciuti Leif Edling. Certo, la proposta del Doom Metal non è di facile approdo per nessuno ma l’impegno impiegato dai nostri è colossale e ha dato buonissimi frutti, soprattutto se consideriamo che la fase di songwriting è stata eccellente. Sembra proprio che i The Ergot riescano con naturalezza a porre in musica quella disperazione a cavallo tra emozioni introspettive di rassegnazione e furiosa rabbia verso il mondo, e lo fanno davvero bene. Mi sono emozionato ad ascoltare le splendide “Silence” e “Orgiastic Vision Of A Hating Man” e ho trovato una band davvero ispirata con la strumentale “Et In Arcadia Ego”. Ottime tracce in cui probabilmente la combo toscana raggiunge attualmente il suo apice in fatto di resa in un disco lungo ma intenso.
I miei complimenti vanno a tutto l’organico. E’ raro trovare basso e chitarre in primo piano nel Doom e che affrontano riff semplici ma mai banali coadiuvati da buone tastiere mai troppo eccessive.
Le stupende e disumane harsh e scream vocals di Edward fanno davvero accapponare la pelle se chiudiamo gli occhi e ci lasciamo trasportare dall’ira e dalla melanconia trasmesse in ogni brano, che non esito a definire valido sotto tutti i punti di vista.
Forse la produzione in totale non rende piena giustizia alla band ma credo che sia più che giusto passarci sopra, trattandosi della prima importante esperienza discografica che guarda avanti nel tempo.
Bravi! Bravi! Bravi!
Track by Track
- November Fog 75
- The Rain, The Dream, The Pain 75
- Song For You 75
- Dormiveglia 80
- Orgiastic Vision Of A Hating Man 85
- Et In Arcadia Ego 80
- Crypt Keeper 80
- Infinity's Shape 80
- Silence 85
- Hope 80
- Self Destruction Symphony 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
78Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1309 volte.
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