Locus Mortis «Inter Uterum Et Loculum MMXI» [2011]
Locus Mortis
Titolo:
Inter Uterum Et Loculum MMXI
Nazione:
Italia
Formazione:
Pv - Drums
Mz - Guitars, Bass
Rm - Vocals
Genere:
Durata:
47' 58"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Ritorna uno dei gruppi migliori della nostrana ATMF, ovvero I sardi Locus Mortis, e lo fanno in un modo un pò inconsueto: riregistrando il debut album che uscì sempre per questa casa discografica nel 2005. Non ci è molto chiaro, sinceramente, per qual motivo i LM hanno fatto questa scelta che magari artisticamente potrà anche avere un valore, ma che dal punto di vista dell’acquirente è praticamente ricomprare lo stesso cd, al limite con suoni diversi e una veste grafica diversa. Avrei anche capito se si trattava di un album non ristampabile perché (ad esempio) uscito per una vecchia label i cui diritti erano bloccati, oppure magari di una ristampa con una sostanziosa aggiunta di bonus tracks, come i Necromass hanno fatto in occasione delle loro ristampe, ma così com’è, l’acquisto di questo cd è riservato solo a chi non ha comprato, a suo tempo, questo bel disco.
Ma comunque dubbi e perplessità a parte, a chi non conosce questo disco e sia interessato ad un buon acquisto di black metal nostrano gli do il consiglio di acquistarlo tranquillamente. “Inter uterum et loculum” è infatti un disco di valore, personale nei riff, molto spesso veloce, più raramente lento e caratterizzato, comunque, dall’avere sempre una eccellente inclinazione per le atmosfere sospese, stentoree, orientate a generare un mood estremamente atmosferico, che varia sapientemente l’atmosfera dei brani che puntano tutto su questa e non sulla violenza. A tutto questo aggiungete un chitarrista ispirato nella creazione di riffs personali, e una band perfettamente amalgamata, e otterrete un cd estremamente fosco e grigio, ma nondimeno molto coinvolgente e interessante, paragonabile al formidabile (e personalmente molto apprezzato) “Iter lethalis" dei sempre nostrani Natassievila. Il meglio di questo cd è dato dall’ottima accoppiata “La via mi fu mostrata” e “Il sole sorge sul luogo dei morti”, ma anche tutti gli altri brani non sono affatto male!
Insomma: acquisto tranquillamente consigliabile se vi piace il genere. Ben fatto Locus Mortis, anche se ci aspettiamo ora da voi il nuovo cd vero e proprio. Potevamo essere più bastardi, dubitare dell’opportunità di questo re – recording (a volte si fanno solo per soldi, o per svincolarcisi da contratti discografici), ma vista la qualità del disco chiudiamo un occhio e auguriamo un buon ascolto ai lettori interessati a questo cd. Certo che con qualche bonus track in più, però, il cd era ancora più appetitoso...
Track by Track
- Prologo 55
- Te sit perpetua vita 70
- Sentore di morte 70
- La via mi fu mostrata 75
- Il sole sorge sul luogo dei morti 75
- Immortale decadenza 70
- 1652 - Nigra pestilentia 60
- Fiamme 70
- Relitti 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 50
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
68Recensione di Snarl pubblicata il --. Articolo letto 1246 volte.
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