Tramortiria «Wrath Among The Dead» [2012]

Tramortiria «Wrath Among The Dead» | MetalWave.it Recensioni Autore:
MrSteve »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1751

 

Band:
Tramortiria
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Titolo:
Wrath Among The Dead

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Tony De Marco - Vocals, Guitar
Simone Bosi - Drums, Backing Vocals
Fabio Cantone - Guitar
Paul Medina - Bass

 

Genere:

 

Durata:
57' 44"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il thrash metal, si sa, non è un campo da fighetti. Bisogna avere capacità tecnica, voglia di sporcarsi le mani, pesantezza, ma soprattutto buone idee; perché se non è poi così complicato creare un cattivissimo muro di chitarre e doppio pedale, il vero valore di un gruppo di questo genere risiede nel creare un disco (ma molto spesso anche una sola canzone) senza ripetere all’infinito gli stessi schemi.
I Tramortiria, dalla sperduta Pogno, ci riescono in maniera più che convincente. La loro scelta di reinterpretare in maniera personale il thrash metal aprendosi a svariate influenze è il punto di forza dell’intero disco, una sorta di pilastro le cui fondamenta sono i grandi classici di questa musica, ma le cui mura sono state costruite con i più svariati apporti. Così, a una chiara base di Metallica e Slayer si aggiungono uscite in campo più melodico e tecnico, effettuate in modo efficace e registrate con molta cura.
L’introduzione, una lenta e meditativa serie di arpeggi di chitarra pulita seguita da un palm muting distorto che ogni buon thrasher sa riconoscere come segnale di una bella mazzata sulle gengive in arrivo, presenta la successiva 1936, in cui la contaminazione melodica si mostra subito molto invadente, complice anche un assolo impostato su note lunghe e decisamente poco thrash. Ma il tiro si corregge presto con le restanti canzoni, in cui l’aderenza ai canoni di ritmo e cattiveria che hanno reso grande il genere si manifestano prepotentemente: cambi di ritmo, assoli veloci e una voce da asfaltamento delle corde vocali, forse a tratti un po’ confusa nell’insieme sonoro, ci confermano l’intenzione rabbiosa del quartetto, grazie anche all’ottimo lavoro di batteria, notevole soprattutto nella accelerante power ballad Face To Face. Il disco procede su queste basi, alternando parti melodiche a ritmi da puro headbanging. Unico vero punto dolente, la cover, che dà l’impressione di essere un malfatto collage di immagini su sfondo in bianco e nero.
Dalle parti più sporche e aderenti all’ortodossia del muro di suono, a quelle più melodiche e pulite, eccellenti nell’idea e quasi sempre nella realizzazione, i Tramortiria si dimostrano un buon gruppo, con capacità strumentali degne di rispetto e ottimi spunti per uno stile alla ricerca di qualcosa di personale. Decisamente da seguire, soprattutto se riusciranno ad affilare i loro già possenti artigli e ad afferrare l’attenzione del grande pubblico.

Track by Track
  1. Dust 75
  2. 1936 75
  3. Earth Attack 80
  4. World of Fashion 80
  5. Morrow 80
  6. Face to Face 85
  7. Deep Forest Night 75
  8. Blood Buster 75
  9. Bad News, Good Stuff 80
  10. Scoop! 75
  11. Enigma 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
78

 

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