Anecoica «Anecoica» [2011]
Anecoica
Titolo:
Anecoica
Nazione:
Italia
Formazione:
Marco Dominioni :: Vocals
Attilio Abbiezzi :: Guitar
Giorgio Ancona :: Guitars
Andrea Figari :: Bass
Marco Lugo :: Drums
Genere:
Durata:
57' 14"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Gli “Anecoica”, band Grunge e Post-Grunge, sono attivi niente popò di meno che dal 1997 e, fino alla pubblicazione dell’omonimo debut-album, sono stati sempre alla ricerca di una formazione stabile in cui far confluire e concretizzare tutte le varie sfumature di sound che ogni elemento portava con sé. Dopo il rilascio di una demo datata 1999 (“Vibrazioni Anecoiche”) ci sono stati molti problemi nella line-up nonché un periodo di scioglimento che sembrava inizialmente definitivo e che invece poi ha fatto tornare la voglia di impegnarsi nuovamente e registrare vecchi cavalli di battaglia e raccoglierli in questo primo album.
La mancanza di un batterista (giunto solamente al termine delle registrazioni in studio) è stata colmata con l’ausilio di un “Drum Programing”. Mi duole ammettere che, nonostante gli otto lunghi mesi utilizzati nelle registrazioni di “Anecoica”, il risultato non è che sia dei migliori, soprattutto per quanto riguarda le voci, assolutamente non concordi con il resto nella maggior parte dei casi. Troppe stecche, troppa inflessione italiana nei pezzi cantati in lingua inglese e testi un po’ banali soprattutto per ciò che concerne la selezione dei vocaboli, elementi dal dubbio gusto che fanno provare non poca noia.
E’ un peccato perché il lavoro degli altri ragazzi è preciso e ogni tanto anche minuzioso (buonissimi assoli di chitarra per altro!) ma contestualizzando il tutto, francamente, non riesco a trovare buoni spunti per parlar bene di “Anecoica”, un disco troppo lungo di durata a mio avviso che non contiene nulla di originale anche se dal Grunge Rock trova ogni tanto appigli Punk ed Hard Rock di fattura un po’ mediocre di certo non valorizzati da una produzione come questa, che quasi nasconde la batteria (ok che è finta, però che gli si dia un minimo di rilievo!), con troppi bassi e con volumi quasi sballati. Non ci siamo, non mi è parso un lavoro dotato di risalto in quanto sono troppi gli elementi traballanti che vanno a influenzare negativamente le buone riuscite di altri generando un disco completamente anonimo e non costruito bene. Una belle riguardata generale potrebbe senz’altro servire a rimettere le cose a posto.
Track by Track
- Hangin' Around 50
- Disastro Sociale 45
- Incubo 50
- Roswell 55
- Vibrazioni 60
- Corpi Temporanei 55
- Shine Little Star 55
- NF 65
- Millennio 65
- In the Mouth Of Madness 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 50
- Qualità Artwork: 55
- Originalità: 50
- Tecnica: 60
Giudizio Finale
55Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1037 volte.
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