Furyu «Ciò Che l'Anima Non Dice» [2012]

Furyu «Ciņ Che L'anima Non Dice» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
665

 

Band:
Furyu
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Titolo:
Ciò Che l'Anima Non Dice

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giulio Capitelli :: Guitar
Federico Melandri :: Guitar
Michele Zappoli :: Bass
Riccardo Grechi :: Drums
Damiano Storelli :: Samples

 

Genere:

 

Durata:
31' 41"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il giovane progetto dei bolognesi Furyu trova la sua concretizzazione in questo “Ciò Che l'Anima Non Dice”, primo exploit discografico della band che, senza difficoltà alcuna, mette a nudo tutte le sue potenzialità e ci mostra quali carte ha intenzione di giocare, carte buone senza dubbio, dato che i nostri sanno suonare, e bene.
Tecnicamente il quintetto raggiunge livelli professionali senza fatica essendo anche molto amalgamato creando buone atmosfere prevalentemente strumentali in cui le uniche voci che compaiono provengono da testi recitati a mo’ di poesie inseriti qua e là. Scelta molto coraggiosa ma dalla resa originale.
Il Progressive Rock/Metal affrontato dai Furyu è buono, ricorda lontanamente alcune prestazioni ritmiche proprie dei Dream Theater ma trova fortunatamente ulteriori spunti in altri generi sia dell’Heavy Metal sia del Rock quali il Thrash dei primi Metallica, il Post-Rock, l’Alternative, il Crossover più spunto, Fusion, Jazz-Rock e infondendo il tutto con una forte dose di intimità che rende più personali le composizioni.
Certamente si sente molto la mancanza dell’elemento “tastiere/pianoforte” in alcuni episodi del platter per cui, anche se mi rendo conto sia un effetto caldamente voluto, ogni tanto si incappa in momenti musicali più spogli del solito ma subito rivestiti da due ottime chitarre e da un basso molto protagonista, oltre che da samples inseriti di sovente e drumming non eccessivamente originale ma almeno preciso al millimetro.
Buone “Illusione Dei Miei Giorni” e “La Vastità Del Mio Tempo/Ciò Che l'Anima Non Dice” anche se, a mio avviso, la migliore del lotto resta “..E Poi La Luce”, probabilmente il brano costruito in modo migliore, più complesso, più ricercato e più completo.
Direi che come primo vagito discografico i nostri hanno fatto le cose in grande portandoci ben dentro alla loro visione musicale. Con dei precedenti così sono sicuro che la loro carriere non potrà che portare soddisfazioni.

Track by Track
  1. Illusione Dei Miei Giorni 70
  2. ...e Poi La Luce 80
  3. Un Momento, Vado a Fuoco 70
  4. Finalmente Io Sono 70
  5. La Vastità Del Mio Tempo/Ciò Che l'Anima Non Dice 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
74

 

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