Karnae «Evil Is A Necessity» [2011]

Karnae «Evil Is A Necessity» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Karnae

Titolo:
Evil Is A Necessity

Nazione:
Italia

Formazione:
Simone :: Vocals
Marco :: Guitar
Kaio :: Guitar
Frà :: Bass
Andrea :: Drums

Genere:

Durata:
23' 32"

Formato:
EP

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Band piuttosto giovane quella dei Karnæ che con l’EP “Evil Is a Necessity” danno il via alla loro carriera in modo piuttosto buono. Dotati di idee funzionali, i cinque ragazzi propongono una sorta di Deathcore/Metalcore esente da qualsiasi stereotipo melenso a cui siamo stati, purtroppo, abituati da almeno un lustro a questa parte e ci piazzano davanti quattro brani molto validi in cui dimostrano una tecnica convincente ed un songwriting che potrei definire vario per diverse ragioni.
In primo luogo, benché fortemente ritmici, non hanno tolto di mezzo la melodia, tutt’altro: tranne la prima “Lucifer In The Sky With Diamonds” le rimanenti tre canzoni iniziano con arpeggiati melanconici di una chitarra più grave del solito, sorretta anche dal basso in talune occasioni, che portano a ritmiche molto accentuate, magari non eccezionalmente originali ma precise e gradevoli nello stesso tempo con urli assassini e sanguigni del singer Simone, voci che sembrano uscite da un disco Black/Death Metal e che in questo contesto generano un potente ed affascinante contrasto rendendo il tutto ancora più violento.
Le sfuriate si fanno sentire presto ed hanno la funzione di portare i pezzi ad una dimensione chiaramente più rabbiosa ed energica come è dimostrato nella parte finale della semi-ballad “Quiet Place”, pezzo che ci presenta il lato più mesto dei Karnæ, azzarderei “quello più romantico” ma la dimensione della loro musica non lo consente più di tanto.
C’è da dire che la produzione la trovo adatta fino ad un certo punto perché non sempre riesce ad esaltare tutti i riff e specialmente ne risente la batteria che appare, in certi punti, in secondo piano. Probabilmente con equalizzazioni più chiare la loro proposta musicale sarebbe stata valorizzata maggiormente ma questa è l’unica mezza pecca di “Evil Is a Necessity” poiché, come prima release, proprio non ci si può lamentare.