Circle of Moebius «Elegy For A Broken Life» [2012]

Circle Of Moebius «Elegy For A Broken Life» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Marie »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
810

 

Band:
Circle of Moebius
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Titolo:
Elegy For A Broken Life

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Paolo - P2k - Salvani :: Guitars E Basi
Saul Greco :: Drums
Mario Torcinaro :: Bass
Eleonora Sarafini :: Vocals E Backing Vocals
Laura Prosperi :: Vocals E Backing Vocals

 

Genere:

 

Durata:
31' 5"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Nati nel 2004 dalla mente di Paolo "P2K" Salvati i Circle of Moebius si spogliano degli abiti di coverband hard rock per lasciare posto ad una nuova creatività basata sul più intimo concept.
Le influenze che condizonano ed ispirano il nuovo cammino del fondatore e dei suoi compagni di viaggio vedono protagonisti Pink Floyd, Queensryche e

Queen con sprazzi di hard&heavy e progressive.
Dopo un primo demo nel 2005 (Human Engine) ed un EP nel 2008 (Inexorable Walk) nel 2012 vede la luce Elegy for a Broken Life, il tanto ambito album concettuale.
La peculiarità dei Circle of Moebius non si limita al mix di generi, idee ed atmosfere, bensì all'ausilio della vocalità di due cantanti femminili Laura ed Eleonora che si alternano nelle sette tracce di questo disco; l'una con voce calda e l'altra con sfumature più algide, combinate assieme come echi di sirene.
L'album si apre con 9.28 p.m. brano strumentale quasi malato cui Paolo lavora personalmente e ne cura i dettagli (così come dei restanti pezzi instrumental) e si è subito coinvolti in una vita d'altrove tra sole filtrato, ombre incerte e misteriose, tra le strade umide di una frenetica metropoli nascosta.
Brani come "Kingdom Comes" rivelano la vena hard rock dei componenti e la carica vocale di Laura che qui è protagonista come voce principale tra le tastiere progressive che incalzano. In "Prelude to the End" è Eleonora protagonista con la sua voce delicata che si macchia di gothic rock seguendo le oscure impronte lasciate dall'intro di Paolo.
Ogni brano scorre piacevolmente ed ogni finale si amalgama con l'inizio del pezzo successivo.
Da segnalare la presenza di Danilo Petrelli (U.N.O. & Graal) alle tastiere e di Valentina Chiarenza (Antistamina) come spoken words in "Silent Dogma".
Ennesima dimostrazione dell'ottimo made in Italy sulla scia dei già oltremodo affermati Lacuna Coil, ma con un po' di cuore in più.

Track by Track
  1. 9_28 p.m. 75
  2. Falling in the Dark 70
  3. Kingdom Comes 75
  4. My Own Prison 70
  5. Silent Dogma 70
  6. Prelude to the End 70
  7. I'll Call Your Name 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
72

 

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