Malasangre «Lux Deerit Soli» [2012]

Malasangre «Lux Deerit Soli» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
830

 

Band:
Malasangre
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Titolo:
Lux Deerit Soli

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Nc-9.5 :: Bass
Fh-37 :: Drums, Samples
Tk-7.8 :: Guitars
Vp-33 :: Guitars, Samples
Em-00 :: Vocals

 

Genere:

 

Durata:
1h 12' 12"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Catacombale doom/death metal che propone due tracce dai titoli estremamente ermetici in ben 72 minuti di musica per i nostrani Malasangre, una band della quale sentii belle cose in passato nel loro primo full length, e che a distanza di 10 anni ritorna con un sodalizio con la I, Voidhanger Records.
Si diceva, un disco monolitico e quasi ai limiti del tollerabile come durata delle canzoni, che per tutto il tempo vanno su tempi lentissimi, addirittura in circa tre occasioni lasciando la musica suonata propriamente per far fluire la vena drone delle loro composizioni. Il tutto per un’atmosfera spesso asfittica e soffocante, ma nondimeno capace di virare la loro proposta, come nella prima canzone, “Sa Ta”, che apre a 9 minuti ad uno stacco molto polveroso, arido e desertico, o come nella seconda “Na Ma” che presenta trovate melodiche che rendono il pezzo dalle tinte un po’ più chiare, e comunque sempre stilizzate e mai sopra le righe, o con lo stacco di basso sempre della stessa canzone che conferisce un feeling onirico.
Insomma: godibile, ma il minutaggio di 34 minuti e passa per entrambi i pezzi rende questo disco qualcosa di piacevole ma difficilmente digeribile per tutti, che non ha molti difetti tranne il (soggettivo?) quello di avere i brani un po’ troppo lunghi secondo me, e quindi con circa 5 minuti a canzone che si potevano risparmiare. Il risultato è un cd che è qualcosa di a me meno prediletto proprio per questo motivo, e che forse è un po’ troppo omogeneo, che non è stato capace di sorprendermi a livelli eccezionali, anche se non si può parlare di un brutto album.
Insomma: un disco doom/death magari che non è un capolavoro e non proprio digeribile da tutti, ma che non è certo da buttare. E fondamentalmente più maturo (ma forse meno morboso) del precdente “A bad trip to…”. Se i fanatici del doom, dello stoner e dello sludge lo trovano in giro, che provino a darci un ascolto.

Track by Track
  1. Sa Ta 70
  2. Na Ma 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

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