Sin Deadly Sin «Fall from Heaven» [2012]

Sin Deadly Sin «Fall From Heaven» | MetalWave.it Recensioni Autore:
MrSteve »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1728

 

Band:
Sin Deadly Sin
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Titolo:
Fall from Heaven

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Roberta Staccuneddu - Vocals
Max Boi - Keyboards
Mattia Mariotti - Guitars
Alessio Bergamo - Bass
Zeljko Marinkovic - Drums

 

Genere:

 

Durata:
47' 27"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Potrà sembrare strana come affermazione, ma il gothic metal è uno dei generi più pericolosi per chi intende andare all'avventura con un gruppo. Prima di tutto c'è l'ambiguità del nome, e poi un enorme rischio di essere accusati di copiare dai gruppi storici o di non saper andare oltre scontate tematiche dark espresse da una voce angelica affiancata a un growl brutale. Beh, la prima ed evidente particolarità dei Sin Deadly Sin è proprio la mancanza di quest'ultimo, affiancata ad una dichiarata intenzione di fondere insieme varie influenze, innanzitutto gothic ed elettronica.
Il risultato è quantomeno... Controverso. C'è, come da tradizione gotica, la possente presenza delle tastiere a dare un senso alla composizione con i loro intrecci, e i buoni vecchi momenti solo piano e voce, ma la fusione con l'elettronica, che era la parte che più mi incuriosiva, è in realtà relegata ad abbellimenti in un pugno minuscolo di canzoni, a mio parere anche abbastanza trascurata rispetto al resto del comparto sonoro. Dove gli influssi sono altri, però, il risultato è molto efficace: inserti jazz inusuali per il genere (ci sono vari assoli con sonorità quasi sconosciute al mondo gothic, e lo stesso vale per le fantasie ritmiche di Left Alone) lo rendono fantasticamente vario, spezzando la noia che si puo' creare con canzoni basate quasi unicamente su tempi medi e con una voce abbastanza monotona. Ecco, la voce: appartiene a quella categoria di voci tecnicamente perfette, che non steccano una nota neanche sotto tortura, ma che fanno molta fatica a comunicare un'emozione al pubblico o a differenziare l'impatto delle varie canzoni. Infatti, dove le canzoni sono più attinenti al gothic metal "tradizionale" e la voce svolge un ruolo essenziale, si fa un po' fatica ad essere trascinati, nonostante io sia il primo ad ammettere che alcuni ritornelli siano scritti magnificamente. Una vera occasione sfruttata molto poco, soprattutto nei momenti di sovrapposizione delle voci, che sembrano quasi sintetiche.
In sintesi, un ottimo lavoro, appena intaccato da una voce un po' troppo inespressiva (ma questo dipende anche molto dai gusti personali). C'è capacità, competenza tecnica e concettuale, e abbastanza coraggio da far sperare in un'evoluzione sonora ancora più spinta. Vi dirò la verità, sarei tentato di seguirli da vicino se in futuro osassero ancora di più nell'esplorare le loro influenze. Potrebbe essere davvero interessante.

Track by Track
  1. Take my Pain 75
  2. Your Heaven 80
  3. Don't Sleep Anymore 75
  4. Nothing 75
  5. Moon Darkened Silence 75
  6. Left Alone 85
  7. Ophelia's Dream 75
  8. White December 75
  9. QOTD 85
  10. My Prayers 70
  11. From Your Lips 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
79

 

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