Spettri «Spettri» [2011]

Spettri «Spettri» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Marie »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1564

 

Band:
Spettri
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Titolo:
Spettri

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ugo Ponticiello :: Vocals
Raffaele Ponticiello :: Guitars
Vincenzo Ponticiello :: Bass
Stefano Melani :: Hammond Organ
Giorgio Di Ruvo :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
39' 28"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Spettri nascono a Firenze quarantotto anni fa, nel 1964, in preda al culmine dell'ondata beat. I protagonisti di quest'avventura sono i fratelli Ponticiello Ugo, Raffaele e Vincenzo rispettivamente voce, chitarra e basso, Stefano Melani all'organo e Giorgio di Ruvo alla batteria.
I richiami beat giungono sino nel Granducato di Toscana dove, dopo aver registrato un paio di 45 giri, gli Spettri propongono i loro pezzi dal vivo dinnanzi ad un pubblico piacevolmente sconvolto dalla potenza dei 100watt degli amplificatori GRS che il gruppo fiorentino ha il primato di esibire sui palchi del capoluogo.
Arrivano gli anni '70 ed una volta esauriti i richiami beat la band introduce nel proprio repertorio brani dallo stampo rock di Spirit, Black Sabbath e Deep Purple.
Questo disco si sviluppa come un concept album suddiviso in cinque parti, ogni brano difatti avrà accostato al titolo stesso la dicitura “Parte prima, seconda, terza” etc...
Il concetto nasce dalla mente di Ugo che decide di narrare la vicenda di uomo che intraprende un viaggio formativo alla ricerca di sé durante una seduta spirita e tutto quello che ruota attorno a questo concetto è altamente oscuro, occulto, azzardato e perfettamente coerente con lo stile della band che si avvale di un sound pregiato con organo Hammond che grazie al passaggio in digitale, e alla pubblicazione da parte di Black Widow Records, arriva integro sino ad oggi.
Il disco viene registrato venerdì 13 ottobre del 1972, una data scelta forse non a caso dal quintetto toscano, o una coincidenza, ma sicuramente un valore aggiunto ad un lavoro che non ha niente da invidiare alle zone d'ombra dei settantini Sabbath con passaggi come “Spirito dei morti ci sovrasta misterioso per chi già sapiente di tutto quello che noi cerchiamo. Giorno dopo giorno mentre noi vivi vorremmo sapere quello che essi sanno senza nessun risultato. Rischiando per la troppa curiosità la follia”. (Parte Seconda Medium)

Track by Track
  1. Introduzione 70
  2. Parte Prima. Stare solo 70
  3. Part Seconda. Medium 75
  4. Parte Terza. Essere 75
  5. Parte Quarta. Incubo 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
71

 

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