Three Monks «Neogothic Progressive Toccatas» [2010]
Three Monks
Titolo:
Neogothic Progressive Toccatas
Nazione:
Italia
Formazione:
Julius (paolo Lazzeri) - Organo
Bozorius (maurizio Bozzi) - Basso
Placidus (roberto Bichi) - Batteria
Ursinius (claudio Cuseri) - Batteria
Genere:
Durata:
50' 13"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Il nome del gruppo calza a pennello. Sin dall'apertura, il rimando ad atmosfere di oscure cattedrali e monasteri barocchi è fortissimo, spinto prepotentemente dall'organo che si dipana tra tutte le visioni prog e i tempi dispari che il gruppo sceglie di mettere in campo, cambiando registro a seconda dell'intensità e della potenza del brano, spianando la strada alle capacità virtuosistiche di tutti i membri del gruppo. Ma lo strumento a canne è l'assoluto padrone di questo lavoro, e serve anche per le "tematiche" (sempre tra virgolette, in un lavoro strumentale) che traggono ispirazione principalmente da storie di organi e organisti famosi.
Ora, io so che dovrei dare un parere anche tecnico, considerato anche l'indirizzo di puro progressive rock del gruppo, ma non posso non pensare che quanto a evocare scenari da catacombe maledette e oscuri monaci col viso nascosto dai cappucci, questi signori avrebbero molto da insegnare alla marmaglia di presunti metallari demoniaci e satanisti che circola qua in giro; anzi, ammetto che non li vedrei affatto male a cimentarsi assieme a uno screamer. Impressioni a parte, la scelta di non affidarsi a un chitarrista, componendo un trio strumentale batteria, organo e basso, non toglie nulla al gruppo che è perfettamente in grado di cavarsela senza mostrare vuoti nell'insieme sonoro, grazie alla copertura totale fornita dall'abilità di Julius all'organo e Bozorius al basso (alias Paolo Lazzeri e Maurizio Bozzi... e i loro nomi d'arte non mi aiutano a smettere di pensare al symphonic black metal). L'abilità tecnica è a livelli vertiginosi, e condisce una magnifica unione tra prog e musica classica che attraversa storia della musica e colonne sonore di film dell'orrore, senza mai perdere un colpo o rallentare il ritmo. L'aggiunta dei cori monacali in Neogothic Pedal Solo è davvero ispirata.
Non è per tutti i palati: si sa, il prog è un genere molto difficile da digerire. Ma se non vi spaventano i tempi dispari, se vi piacciono le atmosfere scure e i virtuosismi tastieristici, se vi siete interessati almeno una volta a Genesis e King Crimson, adorerete questo album alla follia. E se non sopportate il prog, poco importa: è difficile comunque rimanere indifferenti davanti a un lavoro così.
Maestoso.
Track by Track
- Progressive Magdeburg 75
- Toccata Neogotica N. 1 70
- Neogothic Pedal Solo 80
- Herr Jann 70
- Profondo Rosso 75
- Profondo Gotico 75
- Toccata Neogotica N. 7 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 85
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
77Recensione di MrSteve pubblicata il --. Articolo letto 637 volte.
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