Evershine «Renewal» [2012]

Evershine «Renewal» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Marie »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Evershine

Titolo:
Renewal

Nazione:
Italia

Formazione:
Emanuele Matricardi :: Guitars & Backing Vocals
Marco Coppotelli :: Vocals
Simone Cardini :: Keyboards And Orchestral Arrangements
Ivan Palmier :: Guitars
Nicola Petricca :: Drums
Marco Lo Presti :: Bass Guitar

Genere:

Durata:
47' 48"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Gli Evershine band capitolina formata da Marco Coppotelli alla voce, Emanuele Matricardi alla chitarra e ai cori, Simone Cardini alle tastiere e agli arrangiamenti orchestrali, Ivan Palmieri alla chitarra, Marco Lo Presti al basso e Nicola Petricca alla batteria propongono il loro power metal con accenni progressivi e di japanese rock radicando le loro influenze in band come i nostrani Rhapsody of Fire, Stratovarius ed Hammerfall.
Congruente con i canoni dei generi musa del gruppo Renewal si apre con un pezzo che da spazio a riverberi e tastiere dal titolo omonimo Evershine ed un sound quasi ottantiniano che si rivela nelle vocalità del Coppotelli rimandanti a quelle di Mike Patton storico leader dei Faith No More.
Angel Killer dopo un inizio AOR esplode nel power più totale e si conclude con lo sprazzo quasi romantico iniziale che coinvolge tastiere ampie e liriche tipiche del genere. Successivamente The Storm e Demons Ride sono pregne di tutta l'esperienza dei ragazzi in ambito power e prog con assoli velocissimi ed ultratecnici, tastiere armoniose e allo stesso tempo meccaniche, una speed battery che non perde un colpo sino ad arrivare all'epica A Chance to Be Free che riconduce alle contaminazioni rhapsodyane degli Evershine dove anche la voce del Coppotelli si fa diversa, più morbida e viene ripresa dai controcanti e cori in ampie armonia di tastiera e di pianoforte.
Il disco ritorna alla sua atmosfera senza troppi sconvolgimenti con Here We Come, Faith and Dreams e Run un crescendo di tecnica e bravura ma con poca originalità, i pezzi sono simili l'uno con l'altro sino a giungere alla conclusiva Where Heros Lie.
Nota importante è la collaborazione con Christian Ice (Stormlord/Kaledon/Theatres des Vampires/Profilax) per la registrazione e la cura del sound di questo disco che conserva le atmosfere desiderate dai musicisti ma cui ancora manca la maturità e la personalità per divenire un ascolto irrunciabile.