Grimorium «Il Tempo Degli Dei» [2010]
Grimorium
Titolo:
Il Tempo Degli Dei
Nazione:
Italia
Formazione:
Recording Line Up:
Nemesis :: Lead Guitars, Vocals, Bass
Malphas :: Rhythm Guitar
Sontra :: Drums
New Line Up:
Buriäl :: Bass
Kala-azar :: Drums
Nemesis :: Vocals, Guitars
Genere:
Durata:
21' 29"
Formato:
EP
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Arrivano al debutto discografico anche i blacksters Grimorium, combo aquilano che dopo varie vicissitudini di line up ci consegnano il loro primo sforzo discografico: questo “il tempo degli dei”, che condensa 21 minuti e mezzo in 3 canzoni più intro e outro.
In pratica, i minuti di vera musica sono circa 16, il che non è moltissimo in termini di minutaggio, ma già così qualcosa di buono dal songwriting da questo gruppo si intravede: l’opener “Il tradimento dell’imperatore” è furiosa ed epica allo stesso tempo, che stampa riffs spesso melodici e semplici ma dal feeling epico su di una batteria veloce che fa avvicinare lo stile di questa band a quello già proposto dai corregionali (coincidenza o no?) Sturmkaiser, con rimandi anche a qualcosa dei Crystalium e dei Kristallnacht. Questa canzone, per impatto e furia, è anche per me la migliore del demo. “Odio e decadenza” mostra invece un’altra faccia del songwriting della band capitanata da Nemesis: quello più doloroso e lento, sullo stile più di certi gruppi come gli Animus Herilis e a tratti sconfinante perfino in certi lidi depressive. Stupisce in questi due brani, come d’altronde in tutto il demo, un positivo uso dei riffs di chitarra, sempre melodico ma abbastanza personale e dotato di buone intuizioni, come la fuga a due terzi della durata della title track nonché il riff iniziale.
Ci sono anche dei difetti, ovvi in una band che anche se rodata da live si trova comunque al debutto discografico, e sono i suoni del demo principalmente. La registrazione non è né scarsa né plasticosa, ma possiede dei volumi poco adatti, con la batteria troppo alta e le chitarre (strumento cardine nelle canzoni dei Grimorium) non altrettanto in primo piano e un po’ confuse, e con il basso troppo nascosto. Ciò danneggia in parte i brani perché si vedono privati dell’impatto che hanno e le composizioni sembrano più inoffensive di ciò che in realtà sono.
Alle volte, inoltre, ho l’impressione netta che forse i Grimorium potrebbero migliorare in fase di arrangiamento. Non ho gradito per esempio in “il tradimento…” alcune strane soluzioni stilistiche della batteria che spezza i blast invece di massacrare tutto, rendendo in tal modo il brano meno efficace e furioso, mentre le chitarre usano riffs buoni ma forse, come nella ripartenza dopo il break centrale di “Odio…”, il mood generale è troppo smussato e meno spigoloso. Una maggior dose di cattiveria secondo me potrebbe giovare a questa band.
Nonostante comunque alcuni margini di sviluppo, la prova del fuoco dei Grimorium si può considerare superata. Si tratta di un demo non male e già da ora rispecchiante una band capace di alcune melodie che ci incuriosiscono per il futuro, nonché dotata di uno stile compositivo non monodirezionale che aspettiamo di vedere ampliato e sviuppato nella prossima release. Alla prossima.
Track by Track
- Subjugatio 60
- Il tradimento dell’imperatore 70
- Odio e decadenza 70
- il tempo degli dei 70
- Nel sacro fuoco di vesta 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 55
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
67Recensione di Snarl pubblicata il --. Articolo letto 1937 volte.
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