Planters Punch «Il Taglio Con La Carta» [2012]
Planters Punch
Titolo:
Il Taglio Con La Carta
Nazione:
Italia
Formazione:
Francesca Ulivi :: Vocal, Bass
Simone Marziale :: Guitar, Back Vocals
Filippo Betti :: Guitar
Maicol Lucchetti :: Drums
Genere:
Durata:
45' 57"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Nonostante non riesca letteralmente decollare in termini di originalità, “Il Taglio con La Carta” è un disco accattivante, ricco di sfumature e che di certo non lascerà deluso chi ha la necessità di ascoltare un disco Rock giusto per il gusto di un ascolto disimpegnato e guidato solamente dal vibrare delle note prodotte. I Planters Punch ripropongono parte del loro repertorio ri-visitato musicalmente e ri-portato nella loro lingua madre (ovvero l’italiano). Testi che trattano l’emotività, i rapporti sociali e il fattore “personalità” che sussiste in tali rapporti e deve far fronte, nel bene o nel male, alle situazioni che si vengono a creare tra gli individui. Questo primo lavoro mostra le ottime qualità di questa band esordiente. I riferimenti a quel Rock Americano/Canadese (vedi Nickelback) disegnano un sound moderno e genuino, curato nella parte melodica e sostenuto in quella ritmica. La voce di Francesca Ulivi riesce a trasmettere egregiamente lo stato d’animo di ogni singolo testo, il tutto condito da atmosfere punk/garage ben orchestrate dagli altri membri del gruppo. Le chitarre di Simone Marziale e Filippo Betti non si discostano dai quei “canoni” Statunitensi precedentemente portati in auge, apportando tuttavia una grande dose di personalità alla malgama finale creata. La ritmica di Maicol Lucchetti è dritta, proporzionata, cucita su misura per ogni pezzo. Il brano “Exit”, nonostante il gioco di parole, apre il lavoro, dipingendo un’atmosfera rock/punk che viene contrastata dalle interessanti liriche in italiano. L’effetto creato è di grande impatto, almeno all’inizio. Il brano successivo “Sola”, nonostante l’appeal palesemente radiofonico, è di ottima fattura, curato nei minimi particolari. Tuttavia l’effetto sorpresa finisce qui. Infatti, nonostante l’ottima fattura dei pezzi è il solito susseguirsi di atmosfere (a parte “Armonici” che si rivela la track più interessante). In conclusione: i Planters Punch godono di una buona tecnica e di uno spiccato senso compositivo, d’altra parte da un esordio ufficiale ci si aspetta sempre qualcosa leggermente innovativo. Da tenere d’occhio per il prossimo futuro.
Track by Track
- Exit 65
- Sola 70
- Strano ma Vero 60
- Di Nuovo Qui 60
- Armonici 80
- Il Taglio con la Carta 70
- Drama 65
- Gelido Stato 70
- Foglie Gialle 60
- Emozioni Instabili 65
- Nella Pioggia 65
- La Buona Fede (Ghost Track) 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 65
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
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