Bleak Vision «Bleak Vision» [2005]
Bleak Vision
Titolo:
Bleak Vision
Nazione:
Italia
Formazione:
Giancarlo Guarrera : voce/tastiera
Davide Dal Bò : chitarra
Alberto Zenorella : chitarra
Thomas Taboga : basso
Massimo Rossi : batteria
Genere:
Durata:
24' 24"
Formato:
2005
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I Bleak Vision provengono dal nord Italia, e ci propongono, come da loro definita, una commistione di death metal scandinavo e musica sinfonica, sotto questo punto di vista non si può che constatare quanto detto, ma, ahime è dal punto di vista qualitativo che il gioco non regge del tutto.
Veniamo subito al dunque, i Bleak Vision devono ancora crescere e maturare pienamente le proprie capacità stilistiche, nonché sia tutto da buttare, gli spunti positivi per sperare in un futuro roseo ci sono, ma sono ancora relegati in sporadiche scintille che sicuramente non portano ad una piena sufficienza, lasciando in Bleak Vision in sospeso.
Volendo iniziare dagli aspetti positivi direi di chiamare in causa l’opener “Immortal”, brano ben strutturato, fra arrangiamenti tipicamente folk, tempi cadenzati e massicci riffs di chitarra che anche grazie ai growls irrobustiscono il tutto, non si fa certo fatica a trovare certe soluzioni facilmente riconducibili ai Children Of Bodom, molto orecchiabili e piacevoli.
L’elemento su cui secondo me bisogna insistere sono le tastiere, che come nei primi secondi di “When All is Dark” si dimostrano capaci di poter fare la differenza, con atmosfere imponenti ma al contempo oscure ed evocative, rimanendo nella seconda traccia si può anche riscontrare quello che è il tallone d’Achille della band, ossia improvvise accelerazioni, che però non colpiscono, non graffiano, insomma non si rendono efficaci, risultando a volte un’poco forzate.
Andando ancora di più affondo nell’ascolto del demo ci si ritrova di fronte anche dinanzi ad un altro aspetto secondo me da rivedere e correggere, le voci pulite, soprattutto quelle di stampo “operistico” presenti ad esempio nella prima canzone, assestate su una tonalità molto bassa e profonda, eccessivamente grossolana e poco amalgamata con tutto il resto.
I Bleak Vision hanno indubbiamente le capacità giuste per fare bene in un futuro prossimo, gli angoli da smussare ce ne sono ancora molti, come alcune cose che sanno di già sentito, e di certo non donano originalità, elemento fondamentale se si vuole emergere in un genere come quello proposto dalla band in questione, visto che oramai in giro di gruppi così ce ne sono a bizzeffe, in chiusura mi preme citare anche “Apocalyptica”, un bel esempio di quello che potrebbe essere la via futura da seguire, molto belle partiture di chitarra acustica, ben inserite e personali, in definitiva un demo che mostra qualche ombra ma anche svariate luci che fanno ben sperare… in più ci si mette anche una produzione abbastanza calibrata e ben confezionata che sicuramente dona un punto in più a favore, forza e coraggio!
Track by Track
- Immortal 60
- When All is Dark 50
- Diabolical Earthquake 50
- Apocalypse 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 50
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
59Recensione di BurdeN pubblicata il --. Articolo letto 910 volte.
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