Nekrosun «The Grace Of Oxymoron» [2012]

Nekrosun «The Grace Of Oxymoron» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Nekrosun

Titolo:
The Grace Of Oxymoron

Nazione:
Italia

Formazione:
Alberto Bernasconi - Vocals
Matteo Venegoni - Guitar
Michele Brusoni - Guitar
Umberto Desanti - Keys
Luca Bernocchi - Bass
Andrea Salerno – Drums

Genere:

Durata:
43' 0"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

I varesini Nekrosun ritornano dopo il debut "Crematorial Frost" del 2009 e stavolta hanno portato a compimento la loro seconda fatica dimostrando una continua evoluzione stilistica, elemento che certamente influisce sul loro operato dall'indubbio valore e che contribuisce di buon grado a renderli riconoscibili, non tanto per il genere che suonano (che comunque non è facilmente inquadrabile) quanto invece per l'assoluta padronanza sugli strumenti e sulle buone idee che i nostri riescono a mettere in pratica in modo naturale.
Si autodefiniscono "Unlimited Metal", ovvero qualcosa che ha dell'Heavy Metal ma che non contempla confini, paletti inutili e patetici campanilismi di settore. In questa scelta ci si ritrovano, generalmente, i veri musicisti, quelli che posseggono davvero del materiale serio da pubblicare e che hanno qualcosa da dire.
L'estro paga e i Nekrosun si ritroveranno con grandi soddisfazioni se continuano a sfornare dischi come questo complesso ma interessante "The Grace Of Oxymoron"; ma veniamo all'album in questione.
I nostri riescono a infondere una teatralità d'eccezione ad ogni brano (che non starò certo qui a smontare pezzo per pezzo) e il mood altamente Progressive/Power Metal fuso con curiosi elementi sinfonici rende il tutto potente per quanto riguarda l'impatto ma sempre fresco in questi 43 minuti di durata.
Buoni gli assoli, le atmosfere sempre imprevedibili e più che discrete mi sono apparse le composizioni che non si soffermano mai sulla forma-canzone, tutt'altro, ai Nekrosun piace esplorare, scoprire cosa si cela dopo unn orizzonte musicale già ampiamente inflazionato e mescolare con i propri gusti per restiturlo ad un ascoltatore sempre più motivato e stuzzicato.
Chiaramente non si tratta di un album che chiunque potrebbe apprezzare, ben vengano i curiosi ma a tutti coloro che non sopportano suoni pomposi, grandi produzioni, evocativi artwork e oscure melodie cantate in modo altisonante il mio consiglio è quello di tenersi estremamente lontani da tutto ciò.
Per tutti gli altri non posso far altro che indicarvi questo disco come qualcosa che non resterà certo nel dimenticatoio degli scaffali dei negozi.