Causa «Teledisperati» [2012]

Causa «Teledisperati» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Vincent »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1268

 

Band:
Causa
[MetalWave] Invia una email a Causa [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Causa [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Causa [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Causa

 

Titolo:
Teledisperati

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Cesto – voce
Cecio - basso e voce
Dr Puffo - chitarra solista
Pinolo - chitarra e voce
Wolf - batteria

 

Genere:

 

Durata:
35' 44"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non capisco perché un certo tipo di gruppi puntino su MetalWave per avere una recensione, ovviamente non mi riferisco alla sua credibilità, ma al fatto che alcuni generi penso dovrebbero puntare ad altre webzine: questo punk-ska ammetto che non è proprio il mio preferito. Detto questo svolgo il mio compito di recensore. I Causa arrivano dalla Toscana, precisamente da Pisa: nella loro carriera hanno già sfornato parecchi demo e, con questo, due album in tre anni. Questi cinque ragazzi si impegnano molto sia per quanto riguarda l’aspetto strumentale/compositivo delle canzoni, anche grazie ad una tromba che si inserisce molto bene, sia per quanto riguarda le tematiche sociali (già dalla prima traccia “Banca Armata” potete capire quali siano) e qui siamo sulla scia di gruppi nostrani come Los Fastidios, Punkreas e Meganoidi per quanto riguarda testi e sound. Se volete sapere cosa non va nel nostro paese e non volete sentire il normale Tg potete benissimo schiaffarvi questo cd: “Banca Armata” si adatterebbe perfettamente ad una manifestazione anti-Monti in questo periodo, mentre “Libera” è il classico inno alla legalizzazione della marijuana e poi via contro le forze dell’ordine, i preti amanti del sesso (l’inizio di “Mea Culpa” è divertentissimo), i problemi di appalti, la malavita, la mafia e via dicendo. In “Terre del Silenzio” il finale con “lalala” è sicuramente contagioso nei live. Diciamo che i Causa non hanno peli sulla lingua, non stanno lì a farsi problemi su cosa dire o meno e questo gli riesce molto bene: i loro ritmi e ritornelli sono coinvolgenti, da cantare a squarciagola sotto il palco. Non mi schiero dalla parte di nessuno e non è per far polemica, ma sembra il classico gruppo da festa comunista che mette in luce tutto il marcio che c’è in giro: nonostante questa caratteristica possa essere considerata un punto di forza, per me un po’ va a loro sfavore dato che sono troppo sul genere e sulle tematiche delle band che ho citato prima, troppo “coerenti”, per cui a mio parere il gruppo dovrebbe crescere maggiormente sotto questo aspetto. Cercano indubbiamente di risvegliare gli animi, di dare una scossa alle masse perché anche la musica può essere un buon modo per comunicare i disagi e le problematiche della società. La passione dei Causa per quello che fanno si sente: Viva la Revoluciòn!!!

Track by Track
  1. Banca armata 70
  2. Maschera 65
  3. Magramano 65
  4. Libera 60
  5. Atomo 60
  6. Mea Culpa 65
  7. Cuore Furibondo 60
  8. Terre Del Silenzio 65
  9. Notte Calda 60
  10. Sangue Sporco 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Vincent pubblicata il --. Articolo letto 1268 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.