Zedher «Metal Possession» [2005]
Zedher
Titolo:
Metal Possession
Nazione:
Italia
Formazione:
Agonia : voce
Azeman : chitarra
Mechanix : batteria
Maleun : basso
Genere:
Durata:
21' 16"
Formato:
2005
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Zedher… la testimonianza che anche in Italia le cose, per certi versi, funzionano a dovere, mi sto riferendo in particolar modo al furioso death/thrash/black metal della band in questione, la definizione è in effetti sia troppo lunga nonché altrettanto riduttiva, parlerei più che altro di Extreme Metal a tutto tondo, potente, strutturato a dovere, e soprattutto efficace e distruttivo quanto basta per non risultare confusionario e caciarone alle orecche dei più (mamma mia, ma come c**** parlo?).
Veniamo alla musica, che è meglio, come prima annunciato ci troviamo al cospetto di una band, gli Zedher, che sanno il fatto loro, e lo mettono ben in mostra nei variegati ed intrigati riffs di “Zedher” e “Metal Possession”, sicuramente i due brani più riusciti, dove tutte le influenze vengono a galla come i nodi al pettine (?!), ossia un certo gusto per il dinamismo ritmico degli ultimi grandiosi Necrodeath, giustamente citati anche in sede di biografia, inoltre senza scomodare gli onnipresenti Slayer mi sono immediatamente venute in mente due band che per alcuni versi sono riscontrabili stilisticamente nelle trame sonore di questo demo intitolato “Metal Possession”, mi sto riferendo espressamente ad At The Gates e Diabolical, i primi per quanto riguarda certi riffs up tempo, che non fanno mai abbassare la guardia, i secondi per l’approccio vocale del singer, molto maligno, corposo/grasso e altrettanto veloce e tagliente nell’interpretare le proprie creature, in special modo “Zedher”, ma anche all’ultima “Real Cannibal”, sempre per quanto riguarda gli scream, ovvio.
Ma attenzione, anche l’opener “Metal Possession” ha molto da offrire introducendo subito in maniera chiara e netta quello che vi aspetterà per 20 minuti, un headbaging furioso, sporco e sudato!
Prima di avviarmi verso la conclusione vorrei chiamare in causa anche l’ultima traccia “Real Cannibal”, che emerge per originalità e varietà stilistica nell’alternare parti cadenzate e oscure, ma non per questo meno riuscite a confronto con le partiture più spedite e in your face, non male, chiaro, ma sono sicuramente le parti veloci quelle che rendono totale giustizia agli Zedher, dove si esprimono meglio, e soprattutto dove sfoggiano le qualità maggiori.
Per concludere in bellezza questa recensione impossibile non sottolineare l’ottima produzione che non ha nulla da invidiare nei confronti di tante altre uscite discografiche ufficiali, guarda caso c’è di mezzo Giuseppe Orlando ed i suoi The Outher Studio Sound… bello, avanti così!
Track by Track
- Metal Possession 80
- Zedher 80
- Phantasma 75
- Real Cannibal 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
77Recensione di BurdeN pubblicata il --. Articolo letto 1655 volte.
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