Centro Bipolare «Rumore Su Tela» [2012]

Centro Bipolare «Rumore Su Tela» | MetalWave.it Recensioni Autore:
moro mou »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1770

 

Band:
Centro Bipolare
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Titolo:
Rumore Su Tela

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Andrea Greco :: Voci
Luna Todaro :: Basso
Daniele Peschiaroli :: Batteria
Andrea Di Persio :: Chitarra

 

Genere:

 

Durata:
34' 56"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Signore e signori è con grande e rinnovato piacere che introduco nuovamente, pubblico di MetalWave, i romani Centro Bipolare.
Dopo Sublime Isterico, demo del 2010 da me recensito, i nostri tornano con Rumore su Tela, album dell’appena trapassato 2012. Come ho trovato i quattro allucinati nel loro album fresco di stampa? Bene, anzi benone, con tutti i presupposti rinnovati e confermati. E per aiutare chi non li conoscesse a immaginarli fornisco qualche aiutino da casa: Mr.Bungle, Sleepytime Gorilla Museum, Tool, Messuggah... simultaneamente in un gran casino.
Se possibile sento i Centro Bipolare ancora più isterici, ancora più paranoici, ancora più anti convenzionali; ascoltarli è una corsa a perdifiato nel paese delle meraviglie musicali più angosciante che un’Alice possa concepire. Il loro stile è un concentrato di ritmi sincopati e screaming, brusche interruzioni e riprese, batterie incalzanti e fraseggi schizofrenici di chitarra, supportati da una buona produzione e da un'artwork perfettamente in linea. Ogni singolo pezzo di Rumore su Tela è un aggregato di frammenti a se stanti, che restano miracolosamente uniti grazie all’inclinazione naturale della band verso la sperimentazione sovreccitata. Poca banalità e molto coraggio, la band si conferma nuovamente tra le più interessanti del panorama underground italiano. Giovani eppure tutt’altro che sprovveduti - lo affermo anche dopo averli visti e ascoltati live – insistono testardamente sul loro metal scanzonato ma intelligente, un po’ prog e un po’ thrash, strutturato eppure istintivo, cantato in italiano perché a loro piace così.
Alienati, teatrali e patetici nel senso proprio del termine, i Centro Bipolare due anni dopo sono la prova che non tutti i disturbi paranoico-ossessivi vengono per nuocere. I quattro instabili e mentalmente riottosi di Roma hanno tutto tranne che vergogna nell’esprimere i loro sentimenti e ispirazioni, affatto preoccupati dell’andamento del mercato, della serie 'Che ci frega? Tanto siamo pazzi!'.
Insomma, nella mia ultima recensione parlavo dei Centro Bipolare come una band rapita dalle più diverse sonorità, dalle scelte ardite, tra influenze difficilmente sintetizzabili e mi chiedevo quale strada avrebbero percorso. Bè alla fine ho capito quale: la loro.

Track by Track
  1. Portrait of Violette Heymann 75
  2. Ferro 75
  3. Saturno Devorando a su Hijo 75
  4. Tod und Leben 75
  5. Il Monaco in Riva al Mare 75
  6. Secondo Futuro 75
  7. Ophelia 75
  8. Der Nachtmahr 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

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