The Black «Refugium Peccatorum» [2012]

The Black «Refugium Peccatorum» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
22.02.2013

 

Visualizzazioni:
2301

 

Band:
The Black
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Titolo:
Refugium Peccatorum

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Enio Nicolini: Bass
Gianluca Bracciale: Drums
Mario "The Black" Di Donato: Vocals, Guitars

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
44' 41"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:
Black Widow Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Di fronte a questo tipo di album posso solo essere testimone: la mia parola vale poco e poco può aiutare a farvi capire la magia di un gruppo che si esprimeva in un epoca in cui a malapena sono passato; epoca oscura di suoni sotterranei vissuti di vera passione, di sacrifici per produrre e diffondere l'heavy metal in Italia. Ricordo con nostalgia le demo tape in cassetta!
I The Black sono una leggenda dell'heavy metal italiano, attivi ancora oggi e sin dalla fine degli anni 80, sono stati alfieri di un metal dai toni oscuri, ma soprattutto esoterici; prendono a piene mani dal doom e dal metal classico più cupo, con un tocco di personalità tutta nostra, creando quella sacrale atmosfera che caratterizza molti gruppi horror metal. I testi, più che cantati, recitati in latino, sono un ulteriore prova della volontà di creare qualcosa di estremamente personale. Tutto il progetto è imperniato sulla figura di Mario Di Donato, carismatico personaggio, cantante e chitarrista; per altro anche pittore, autore della maggior parte delle copertine degli album dei The Black.
Questo album, per la prima volta edito in versione compact, è una raccolta di materiale datato dal 1989 al 1994, più tre bonus track registrate dopo il 2000, compresa una cover dei Saint Vitus. La meraviglia di scendere negli abissi polverosi di una genere musicale che odora di soprannaturale, tra composizioni elettriche, in bilico tra doom e rimasugli speed/classic metal, e brani strumentali fatti di lugubri suoni d'organo è davvero difficile da descrivere a parole, e non necessariamente vorrei sembrare solamente nostalgico. Ovviamente però non si trova nulla delle trame estreme dei giorni nostri (del funeral doom, del gothic, del rock depressivo...), ma ciò non rende meno interessante l'ascolto di questi brani seminali e unici; bisogna essere un po' avvezzi alle volte, a registrazioni molto genuine e non sempre pulite, anche nell'esecuzione: erano altri tempi e va bene così.
Per gli affezionati è un'occasione di riscoperta, per tutti gli altri la possibilità di approcciare uno dei gruppi più significativi e impegnati del nostro metallo pesante.

Track by Track
  1. Refugium Peccatorum 75
  2. Mortalis Silentium 75
  3. Prex - II versione 75
  4. Animae 75
  5. Orate Fratres 75
  6. De Profundis Tenebrarum 75
  7. Atratus 75
  8. VII Orbis - II Versione S.V.
  9. Lux Veritas 75
  10. Juvanum - I Versione 75
  11. Salva Me 75
  12. Lux Veritas (2000) 75
  13. Hallow's Victim 75
  14. Obscura Nocte 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

Recensione di June pubblicata il 22.02.2013. Articolo letto 2301 volte.

 

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