Eternal End «The Ancient Black Will Return» [2005]

Eternal End «The Ancient Black Will Return» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Lord Lucyfer »

Recensione Pubblicata il:
--

Band:
Eternal End

Titolo:
The Ancient Black Will Return

Nazione:
Italia

Formazione:
Noctiferous - voce, batteria, tastiere
Algor - chitarre, basso
Blidh - special guest alla chitarra in Dead

Genere:

Durata:
22' 32"

Formato:

Data di Uscita:
2005

Etichetta:

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
---

Recensione

Primo demo per i lombardi Eternal End, band che vede al proprio interno solamente due elementi, Noctiferous, che si occupa di voce, batteria e tastiere, ed Algor, chitarre e basso.
Devo dire che mi sono avvicinato a aquesto demo con un po' di scetticismo, data la giovanissima età degli Eternal End, ma invece devo dire che i ragazzi hanno le idee abastanza chiare. "The Ancient Black Will Return" è un prodotto di buonissimo Black Metal Old Style, chiaramente influenzato dai grandi nomi della scena, quali Darkthrone, Ulver e primi Immortal.
La produzione non è decisamente delle migliori, ma dato il genere proposto dai nostri, non è che faccia poi tutta questa differenza!! Se proprio ci sono qui e lì degli errori, sono dovuti più, per l'appunto, all'inesperienza che ad altro, cose che col tempo possono essere tranquillamente rivedute e corrette.
Si parte con due pezzi in Darkthrone Style, la Title-Track e "The Sharp, Black Half-Light", quest'ultima molto diretta, anche grazie alla durata minima (poco meno di due minuti). E' la volta di "Dead", in cui un'eco di Ulver si fa sentir riecheggiare nelle note dei due ragazzi, coadiuvati in questo frangente da Blidh: la bella ragazza è la special guest alle chitarre in questo pezzo. "Dead" risulta quasi essere un intermezzo messo lì al centro del cd, visto che, non appena questa traccia molto depressiva termina, si riparte all'attacco con "Mountain From The Past", seguita da "The Poet Of Reality" e dalla conclusiva "Dead (The Beginning)".
Insomma, il demo non è affatto male, ma manca qualcosa. Manca magari un po' di improntapersonale, visto che i ragazzi forse prendono un po' troppo esempio dai gruppi citati più su (ma detto fra noi chi è che non lo fa in questa scena?). E manca un highlight, il pezzo che può fare la differenza: in effetti i pezzi non si discostano l'uno dall'altro, tutti sufficienti o più che sufficienti.
Ma come detto. le pecche che ci sono non sono poi così gravi e sono superabili col tempo: gli Eternal End hanno dalla loro la giovane età, quindi tempo per migliorarsi. Aspettiamo un loro prossimo lavoro, e vedremo se ci saranno questi miglioramenti.