Relaypse «Mexico» [2005]
Relaypse
Titolo:
Mexico
Nazione:
Italia
Formazione:
Cristiano Re : voce
Matteo Liuzzi : chitarra
Matteo De Gregori : chitarra
Lorenzo Musetti : basso
Matteo Cavallazzi : batteria
Genere:
Durata:
39' 22"
Formato:
2005
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Veramente bello questo cd dei Relaypse, potente, moderno, dinamico! Insomma un prodotto fresco ed abbastanza originale, e di altrettanta difficile catalogazione visti gli svariati elementi che vanno a comporre le coordinate stilistiche di questa interessantissima band.
Si parte da basi prettamente crossover, molto vicino agli ultimi Korn e System Of A Down, per poi sfociare anche nel thrash metal di ultima generazione, quello dei vari Mnemic e compagnia bella tanto per intenderci, anche se ad onor del vero una certa e pesante influenza dei Pantera viene spesso e volentieri a galla, soprattutto nei riffs monolitici, ”spessi e grassi” e non eccessivamente veloci, anzi, lenti e plumbei.
Questo “Mexico” è uno di quei classici dischi che a parlarne brano per brano non si finisce altro che raggiungere come risultato un’analisi dispersiva e caotica, ecco perché apparte la title track e le varie “Autolove” e “Go Away” mi riferirò a questo disco in toni “generali”, senza scendere in inutili track by track.
Come detto in apertura di recensione le influenze musicale presenti sono svariate, ed è qui che entra in gioco la capacità della band, quella qualità che ti serve per distinguerti dagli altri, ossia far convivere in modo bilanciato tutti questi elementi, tradizione ed innovazione insomma.
E proprio per rimanere in tema il cd sembra dopo un attento ascolto suddiviso in due blocchi, il primo, che comprende la prima metà, che si sviluppa su movenze tipicamente System Of A Down per poi poi giungere alla seconda parte, basata invece su sonorità più trashy e pesanti, ma prima di tutto ciò non va esclusa una interessante escursione in territori electro, anche abbastanza spinti, con atmosfere vagamente EBM, signori e signore sto parlando di “Discotheque”, un nome un programma, chiaramente il tasso ironico è molto altro in questa canzone, serve a rendere anche l’ascolto più variegato onde evitare una saturazione di chitarre distorte e volumi schizzati, che a lungo andare posso anche risultare stucchevoli.
“Mexico” è un album indirizzato soprattutto a tutti quegli appassionati di musica che cercano anche un qualcosa di nuovo e stimolante, potente ed aggressivo se vogliamo, senza per questo ricadere sempre nei soliti clichè, tutto ciò si realizza a dovere in questa band nostrana, che con una maggiore esperienza ed una ulteriore ricerca di personalità (i System Of A Down in qualche frangente incombono un’ po’ troppo effettivamente) saprà farsi valere a dovere.
Sono curioso di vederli in azione su di un palco.
Track by Track
- Mexico 75
- I Try 70
- Devon 70
- Not King 70
- Discotheque 71
- Autolove 75
- Go Away 75
- Lost For the Victory 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 85
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
74Recensione di BurdeN pubblicata il --. Articolo letto 1325 volte.
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