Thirteen And a Half «Curbside Cemetary» [2005]

Thirteen And A Half «Curbside Cemetary» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Queen Crimson »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
898

 

Band:
Thirteen And a Half
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Titolo:
Curbside Cemetary

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Mike - vocals, guitars
Jesse - bass
Val - drums

 

Genere:

 

Durata:
30' 56"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Thirteen and a Half (nome completo Twelve Jurors, One Judge, and a Half Assed Chance of Getting Off”) nascono in quel di Chicago, sotto l’influenza della scena hard core della seconda metà degli anni ’80.
I loro testi denunciano le nefandezze e i crimini della strada, le ingiustizie, si professano paladini degli outkast, cavalieri delle tensioni che da sempre agitano i ghetti più malfamati e bassi della città, ove si annida il marciume, il disagio, il buio.
Tutto ciò è nobile. Ed anche interessante.
Purtroppo, però, all’attenzione per dei testi impegnati non corrisponde perizia nella composizione del loro “Curbside Cemetary”.
A partire dalla qualità del suono, davvero bassa, da un mixaggio molto penalizzante e da una scarsa cura dei volumi, questo cd non si presenta granchè bene.
D’accordo le radici hard core, ma qui si esagera.
Volume della voce alto ma dal suono opaco e piatto, una traccia vocale senza vita. Chitarra poco curata, ovattata. Un basso a tratti troppo alto, a tratti inesistente, e la batteria..beh..nessun pregiudizio contro le donne che suonano questo strumento, ma la signorina Val Lesh non fa onore al gentilsesso: non c’è coordinazione, senso della linearità e il ritmo è di una banalità e ripetitività uniche, senza contare che il tutto è farcito da un sound pessimo, con la cassa cupa, debole.
L’unico pezzo che riesce ad essere accattivante è “Live by the sword, die by the sword”, mentre quello in cui è meglio definibile la matrice hxc è senz’altro “Thirteen and a Half”, dalle sonorità e dai volumi, però, pessimi.
Insomma nel complesso il lavoro è piuttosto deludente, non offre spunti particolari, originalità alcuna, nemmeno una certa attenzione all’esecuzione salva questo lavoro, non certo pessimo, ma poco entusiasmante di certo. Spero il mio possa essere un incentivo a migliorarsi e fiorire nella prossima proposta 13,5 .

Track by Track
  1. Intro 50
  2. Gladiator School 55
  3. The Pit 60
  4. Live by the Sword/ Die by the Sword 65
  5. Marching Powder 55
  6. Sick People 60
  7. Planted 60
  8. Thirteen and a Half 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 55
Giudizio Finale
59

 

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