Tuchulcha «Legions of Etruria» [2013]

Tuchulcha «Legions Of Etruria» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
02.07.2013

 

Visualizzazioni:
2013

 

Band:
Tuchulcha
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Titolo:
Legions of Etruria

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Emiliano Pasquinelli :: Vocals
Enrico Sabatini :: Guitars
Francesco Frosali :: Guitars
David Borghi :: Bass
Iago Bruchi :: Drums

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
32' 52"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.06.2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Debut album per i deathsters volterrani Tuchulcha. I nostri non intendono di certo stravolgere un genere che ormai funge da punto di partenza per altrettante influenze ma i cinque ragazzi hanno perlomeno pubblicato un album più che onesto e che si lascia piacevolmente ascoltare scorrendo via nella sua mezzora di durata in modo semplice e senza particolari problemi di sorta.
Magari l’incipit non mi è sembrata cosa da gridare al capolavoro, l’ho trovato piuttosto ripetitivo nelle ritmiche e nei vocalismi, motivo per cui ritengo ‘Legions of Etruria’ un album altalenante: compaiono diversi episodi davvero degni di nota (come ad esempio le buone “Goddess of Pyrgi”, “Return to Supremacy”, “Imperial Slavery” e la chiusura di “Cult of the Dead” perfetta per l’occasione) quindi possiamo dire con sicurezza che poco più della metà del platter fa la sua porca figura, fa il suo lavoro nel migliore dei modi mostrandoci una band che, seppur non spinge mai troppo sull’acceleratore mantenendosi quasi sempre su un mid-tempo cadenzato, ha generato qualcosa di particolare degno di diversi ascolti.
Non è un Death Metal violento, tutt’altro: qua e là sono disseminati elementi colmi di stile, riff adeguati e suonati decentemente e magari un po’ di piattezza nelle vocals ma del resto parliamo di un debut quindi, viste le basi del tutto solide di questo quintetto, non sarà impensabile una maturità che crescerà sempre più.
E’ chiaro che non tutti gli appassionati (medi) di Death Metal apprezzeranno in quanto non stiamo parlando di qualcosa che ci devasta le orecchie dall’inizio alla fine ma invece di un prodotto (a concept) dai tratti paradossalmente delicati pur trattandosi di metal estremo. La produzione è buona ma a tratti secca, motivo per cui potrebbe risultare prolisso e ripetitivo. Dategli più di un ascolto. Merita.

Track by Track
  1. Legions of Etruria 60
  2. Age Of Terror 65
  3. Goddess of Pyrgi 70
  4. Return to Supremacy 75
  5. Memory Stine 65
  6. Imperial Slavery 80
  7. Shadows Fade 65
  8. Cult of the Dead 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 02.07.2013. Articolo letto 2013 volte.

 

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