Pulverized Emotions «Memory of a Melody» [2005]

Pulverized Emotions «Memory Of A Melody» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
BurdeN »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Pulverized Emotions

Titolo:
Memory of a Melody

Nazione:
Italia

Formazione:
Tiaziano Marzocchi: voce-chitarra
Erminio Sundas: basso
Matteo Ravelli: batteria-voce

Genere:

Durata:
44' 0"

Formato:

Data di Uscita:
2005

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Sono rimasto piacevolmente spiazzato durante l’ascolto di questa seconda pubblicazione dei nostrani Pulverized Emotions, soprattutto per la proposta musicale di difficile catalogazione, che sfugge e sconfina in svariati generi musicali, mantenendo comunque una solida base nel metal più evoluto e a tratti cervellotico di band come i Messhuggah, soprattutto per quanto concerne i riffs di chitarra, asciutti e al contempo robusti nella produzione, ma anche molto cadenzati e disarmonici.
Da sottolineare anche soluzioni puramente acustiche, come nella seconda traccia ed interessanti divagazioni progressive con qualche tinta di jazz/fushion nell’ultima traccia ufficiale “Memory of a Melody Pt.2” (le restanti tre traccie sono bonus tracks).
Il punto di forza su cui gioca la band è senza dubbio l’originalità, e non mi sento per nulla di dargli torto, visto che le capacità compositive, come del resto quelle tecniche ci sono tutte, bisogna per il mio modesto parere cercare di affinarle ancora di più, poiché tutte e tre le canzoni essendo oggettivamente buone soffrono di una cerca prolissità cronica che alla lunga potrebbe risultare stucchevole, insomma del tutto comprensibile ora ma nociva in una eventuale evoluzione stilistica.
Oltre alle prime tre tracce il mini-cd in questione, “Memory of a Melody”, offre anche altre tre vecchie canzoni che non fanno altro che sottolineare la crescita stilistica che è avvenuta con il tempo, si avverte immediatamente il salto che c’è stato, si è passati da composizione che in qualche modo velavano un sound già riconoscibile, uscito fuori oggi con maggiore prepotenza, in modo netto e chiaro, come in “Pulverized Emotions” e “Memory of a Melody Pt.2”, ma che fortunatamente lascia ancora parecchio margine di crescita e miglioramento.
Mi sento di consigliare questo cd a tutti gli appassionati di quel metal, anche abbastanza pesante in alcuni frangenti ma che non disdegna quel tocco di evoluzione tanto caro a bands come i già citati Meshuggah, a voi!