Lifend «InnerScars» [2004]

Lifend «Innerscars» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Lord Lucyfer »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
3021

 

Band:
Lifend
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Titolo:
InnerScars

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Alberto - chitarra ritimica & voce maschile
- Andrea - chitarra solista
- Matteo - batteria & synths
- Roberto - Basso
- Sara - voce femminile

 

Genere:

 

Durata:
48' 55"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2004

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

E' possibile miscelaregeneri distanti fra loro come Gothic, Death svedese, Prog, Black atmosferico, ed un certo gusto per i suoni del synth? La risposta è SI'! Ed il debut album dei milanesi Lifend ne è la degna prova.Preceduto dai due buoni demo, "Entwined Emotions" e "Shattering: Reality", "Innerscars" è un disco a dir poco spettacolare, un salto di qualità oltre ogni aspettativa per five-piece meneghino, il cui desiderio di sperimentare va ben oltre il possibile. credetemi, sentire in un disco solo influenze così diverse, che spazziano fra Opeth, At The Gates, ...And Oceans, ed i leggendari Theatre Of Tragedy,mette a dir poco i brividi.
Spettacolari, sopra ogni cosa, i continui interscambi vocali, fra la stupenda voce di Sara e e le clean e screamvocals di Alberto, con alcuni passaggi in growl, ad opera del bassista Roberto. (Sapiente tralaltro la scelta di cantare molte parti in italiano).
I pezzi, inoltre, non risultano per nulla statici, è anzi possibile passare da struggenti momenti acustici, ad accelerazioni assassine, disorientanti. Il top lo si raggiunge con i pezzi "Shattering - Assurance", con un finale a dir poco epico, e la spettacolare "Open Wound", perfetto manifesto di cosa sono ora i Lifend. A dire la verità, forse il miglior pezzo del cd è "Memorie", masi arriva a questa consapevolezza solo dopo diversi ascolti, data la coplessità nel digerire questo pezzo.
Insomma, quale aggettivo usare per questo cd? Grandioso? Spettacolare? Immenso?No, nessunodi questi rende bene l'idea, e forse non esiste proprio un aggettivo per "Innerscars". Si può solo metterlo nello stereo, ascoltarloin silenzio, e rimanere sbigottiti, traccia dopo traccia. Traccia dopo traccia....

Track by Track
  1. Innerscars 75
  2. Absence 80
  3. Blood - Red - Pain 70
  4. Shattering - Assurance 80
  5. In Darkness I Bleed 70
  6. Open Wound 85
  7. Memorie 75
  8. Spiral Dance 70
  9. Congedo 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

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