Sliter «Think Other Wise» [2005]
Sliter
Titolo:
Think Other Wise
Nazione:
Giappone
Formazione:
You Adachi: vocals, guitars, piano
Yohei Kusakabe: guitars
Hironobu Maeba: bass
Akihiro Tajima: drums
Genere:
Durata:
31' 38"
Formato:
2005
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Credo che possano esistere due tipi di band a questo mondo: quelle che si impegnano a tirar fuori il meglio di loro per produrre cd quantomeno decenti (se non autentici capolavori) e quelle che invece fanno di tutto per estrarre dal cilindro il loro peggio. Non me ne vogliano i giapponesi Sliter, quartetto ormai sulle scene da una decade con diversi demo alle spalle, ma questo “Think Other Wise”, titolo che segna il debutto dell’act nipponico su full-lenght, fa davvero di tutto per farsi detestare. Detto senza starci a girare intorno, accozzare in un calderone tanti generi così diversi fra loro (cito dalla biografia “heavy metal influenzato dal thrash al progressive, dal death al japan rock”) per poi presentare un lavoro sconclusionato e ben lontano dal destare un benché minimo interesse, non porta davvero da nessuna parte: non ci sono cavoli che tengano. Se poi a questo aggiungiamo che il cd in questione ci era stato descritto come “nuovo cibo per gli headbangers”, allora il senso di sbigottimento a fine ascolto è più che giustificato. Direi quasi legittimo! Non so che idea abbiano del thrash nella terra del Sol Levante (non oso immaginare cosa pensano sia il progressive), ma qui si va ben lontani dal ripercorrere i fasti di James Hetfield o Dave Mustaine e dall’essere influenzati dai tempi dispari o dai blast-beats. Più che metal e dintorni infatti, qui si attraversa il sentiero dell’alternative rock più grezzo e minimale, tra sonorità noise, accelerazioni improvvise e vaghe reminescenze del thrash dell’epoca d’oro che fu: decisamente lontani dai proclami entusiastici iniziali! A condire il tutto ci pensa poi la prestazione sottotono, ed in un certo senso perfino divertente, del singer You Adachi, che prima della registrazione del cd deve aver ingerito qualche topo in gola di troppo per rendersi autore di una prova così sconcertante.
Si salva davvero poco da questo naufragio, l’opener “Lost Happiness” e la penultima “Thrash Out” sono forse gli unici due episodi degni di nota in un disco pieno di riff scontati, povertà d’idee ed arrangiamenti di livello elementare. Troppo poco per sperare in una sufficienza e nell’interesse di un pubblico sempre più esigente come quello italiano, tendenzialmente votato a privilegiare più la qualità di un prodotto, che non la sua provenienza o le sue presunte influenze musicali. Forse gli Sliter saranno apprezzati in terra madre, ma qui in Italia possiamo farne tranquillamente a meno. Bocciati.
Track by Track
- Lost Happiness 60
- The Prevention Of Crime 40
- Don't Sympathize 45
- Aimless 40
- Magic Of Music 45
- Ready 50
- Thrash Out 60
- By Way Of Caution 40
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 55
- Qualità Artwork: 50
- Originalità: 40
- Tecnica: 45
Giudizio Finale
48Recensione di Cynicalsphere pubblicata il --. Articolo letto 967 volte.
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