The Brainwash «Skizophobia» [2005]
The Brainwash
Titolo:
Skizophobia
Nazione:
Italia
Formazione:
Fabio "Anarchybrain" Varrone:: guitars and vocals
Simone Cesaroni:: basso e cori
Sirio Biondi:: batteria
Genere:
Durata:
23' 32"
Formato:
2005
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Tornano a farsi sentire i Brainwash, gruppo romano in vita dal 1999 nato dalla fusione tra due gruppi capitolini: i thrashers The Stone Throwing Devils e i punkers D.E.F.I.R., il titolo della loro ultima fatica è “Skizophobia” ed è un concentrato di Hardcore, arricchito con qualche spunto caro al thrash metal (individuabile sopratutto in alcuni riff) e con un background punk onnipresente in ogni canzone nel disco (tranne forse in “Kick On The Face”).
Il disco parte abbastanza bene con due canzoni che colpiscono perfettamente il bersaglio (pur non impressionando per originalità), stiamo parlando dell’opener “The Brainwash”, partenza razzo con un ottimo riff, giusta presenza di cori nel ritornello e un drumming vivace ed efficace e della successiva “The Braindead” che si muove nella stessa direzione della precedente. A queste due ottime prove segue l’interessante midtempo “Kick On The Face”, ottimo brano con spiccate venature southern e un pò psichedeliche. E qui a mio giudizio, finiscono gli spunti positivi, non tanto perché il resto non sia all’altezza dei brani che ho elencato ma più che altro perché continuando a replicare le caratteristiche gia accennate la band laziale incomincia a rendersi un pò monotona e abbastanza prevedibile, rovinando in parte l’interesse suscitato dai primi pezzi del demo.
Prima di chiudere però vorrei chiarire una cosa, quanto precedentemente detto non vuole essere una sonora bocciatura o un non riconoscimento alle qualità che i componenti dimostrano comunque di avere, non è un caso se il riffing di Fabio “Anarchybrain” Varrone rappresenta il punto di forza della band romana in ogni canzone, e non è nemmeno un caso la buona (anche se non eccezionale) prova come singer dello stesso chitarrista, che convince nella maggior parte dei brani. E anche il resto della band pur non impressionando si colloca all’interno dello standard tecnico che di solito questo tipo di genere musicale richiede.
Insomma, i Brainwash devono continuare a crederci perché ne hanno i mezzi, ma al contempo devono prestare maggiore attenzione alla fase di songwriting per evitare che dopo un paio di canzoni chi ascolti il demo possa avere la tentazione di estrarlo dal lettore convinto che quello che si doveva sentire lo si era gia sentito. Vale la pena la prossima volta concentrarsi anche maggiormente sulla fase di produzione e di mixaggio, che in qualche brano ha un pò penalizzato le performance dei quattro musicisti capitolini.
Buona fortuna.
Track by Track
- Brainscan 50
- The Brainwash 65
- Braindead 60
- Kick On The Face 65
- Hero President 50
- Carnage 50
- Tunnel To The End 50
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 55
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 60
- Tecnica: 55
Giudizio Finale
56Recensione di Painkiller pubblicata il --. Articolo letto 1607 volte.
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