Presences «Mutation Of The Wooded Creatures» [2004]
Presences
Titolo:
Mutation Of The Wooded Creatures
Nazione:
Italia
Formazione:
Algeroth - voce
Icaros - chitarra
Slaanesh - chitarra & tastiere
Gariel - basso
Valac - batteria
Genere:
Durata:
59' 9"
Formato:
2004
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Sono solito difendere a spada tratta le bands della nostrana scena Black, con occhio di riguardo se sono bands che propongono Black Old Style, ma non ho mai disprezzato il lato più sinfonico del genere. Ma stavolta non posso esimermi dal rimandare i Presences, band che, come ho letto dalla bio presente nel sito ufficiale, è nata nel 2002 facendo proprio BMOS. Questo che sto per recensire, invece, trattasi di "Mutation Of The Wooded Creatures ", primo album per i Presences, di mediocre e dozzinale Black Metal con inserti tastieristici (che almeno hanno il pregio di non fotocopiare i Dimmu Borgir), suonato in maniera quasi scialba, priva di mordente e con tastiere che, vi dirò, non riesco nemmeno a capire se sono troppo in risalto o si sentono troppo poco!
Davvero, non riesco a trovare un solo punto a favore in questo lavoro, troppo attaccato ai clichè del genere, a partire dall'artwork (anche se devo dire che tutto sommato almeno la copertina non è male), fino ai titoli e all'attitudine: tutto troppo freddo, dal sapore troppo norvegese.
Qualcosina di giusto un pò più diverso lo si sente in "Imperial Legion of Thor", che raggunge la sufficienza rispetto agli altri pezzi del disco, ma che comunque non potrebbe competere con altri proposto da altri gruppi italici.
Insomma, ripeto che non boccio i Presences, anche perchè raramente mi è capitato di dover per forza bocciare una band, li sto solo rimandando: qualcosina sotto sotto c'è. Ma devono rimboccarsi le maniche e tirarlo fuori. Ormai è inutile "scimmiottare" la bands scandinave. Se si vuole avere un punto di riferimento, molto meglio scegliere gli Spite Extreme Wings, che hanno fanculizzato la teoria de "l'unico Black Metal buono è quello scandinavo", per dar vita ad un sound del tutto personale. Se loro sono additati come la prima vera band di True Italian Black Metal un motivo ci sarà. Per quel che concerne i Presences, come detto, devono rimboccarsi le maniche, e cercare una loro personalità. Per adesso, c'è solo piattume, mi spiace.
Track by Track
- Primordial Time of the Black Earth 40
- Demon of the Mystic Forest 50
- Wind of Silence in Frost 45
- The Last Lord of the Frozen Mountain 45
- Imperial Legion of Thor 55
- The Legend of (the) Immortal Progeny 45
- In the Abyss of the Wood 50
- Dawn of the Nightdominion 45
- Lord of the wooded Creatures 50
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 50
- Qualità Artwork: 50
- Originalità: 30
- Tecnica: 45
Giudizio Finale
46Recensione di Lord Lucyfer pubblicata il --. Articolo letto 2571 volte.
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