Saxon «Unplugged and Strung Up» [2013]

Saxon «Unplugged And Strung Up» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Sonia Darkhaos »

 

Recensione Pubblicata il:
01.03.2014

 

Visualizzazioni:
2036

 

Band:
Saxon
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Titolo:
Unplugged and Strung Up

 

Nazione:
U.k.

 

Formazione:
Biff Byford- Vocals
Doug Scarrat- Guitar
Paul Quinn- Guitar
Nibbs Carter- Bass
Nigel Glockler- Drums

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
1h 4' 9"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
19.11.2013

 

Etichetta:
UDR
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Kizmaiaz Publishing & Promotion

 

Recensione

Saxon. Un nome, una garanzia. Il gruppo inglese capitanato da quel grande genio di nome Biff è ormai giunto al suo 28esimo anno di attività con un discografia di venti dischi in studio più raccolte, dischi live e addirittura un film-documentario (Heavy Metal Thunder).
"Sacrifice" uscito lo scorso anno per la UDR ha dimostrato ancora una volta come questi signori continuino ad essere seguiti ed amati dai Metalhead di mezzo mondo, grazie alla loro caparbietà e fedeltà all'Heavy Metal vecchia scuola.
Sempre nello stesso anno Biff & Company fanno uscire una compilation di classici Saxoniani remixati e rivisitati in chiave moderna.
"Unplugged And Strung Up" è un disco composto da 14 tracce che vanno da superclassici come "Crusader" e "Stallions Of the Highway" (dal leggendario primo e omonimo disco, classe 1979) a brani appartenenti ai dischi forse meno amati dallo zoccolo duro dei fan quali "Broken Heroes" (dal blasonato e criticato "Innocence Is No Excuse) che qua perde tutto il suo splendore per colpa di una versione scarna e poco entusiasmante in cui fanno capolinea stacchi sinfonici che a dirla tutta, ben poco ci incastrano nella musica del Sassone.
Il disco piace nella prima parte con brani tirati e impetuos come "Militia Guard" e "Battle Cry"ma comincia a vacillare verso la seconda metà con le rivisitazioni in chiave quasi Southern di "Frozen Rainbow" e "Iron Wheels" (qui anche in sede Live).
Per carità, i Saxon sono intoccabili (e la sottoscritta qua è un'accanita fan) ma era meglio se rimanevano a "Sacrifice" (bellissimo tralaltro) senza confondersi in assurde compilation pubblicate solo per vendere e per fare numero. La qualità dei brani comunque è buona e la produzione anche.
Promosso senza remore anche se con alcuni dubbi. Ma i Saxon sono sempre i Saxon. No?

Track by Track
  1. Stallions Of The Highway 80
  2. Crusader 60
  3. Battle Cry 80
  4. The Eagle Has Landed 75
  5. Red Star Falling 75
  6. Broken Heroes 65
  7. Call To Arms 75
  8. Militia Guard 75
  9. Forever Free 80
  10. Just Let Me Rock 65
  11. Frozen Rainbow 60
  12. Iron Wheels 60
  13. Requiem 60
  14. Coming Home 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Sonia Darkhaos pubblicata il 01.03.2014. Articolo letto 2036 volte.

 

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